Reggio. Capodanno Rai, Santo Gioffrè: “Pezzenti di regime”

PEZZENTI DI REGIME

dalla pagina FB di Santo Gioffrè 

E questa sarebbe la massima istituzione di diffusione culturale targata Meloni-Salvini-Occhiuto? Queste cose, succedono ovunque o le hanno potute fare, solo, a Reggio Calabria perché ci considerano rifiuti di scarto di società e dalla nessuna capacità reattiva perché le “luci e le scintille” valgono più delle ustioni che causano le offese collettive? Non succedono per caso, e in tutti i luoghi, queste cose. Noo! È il costrutto che fa il racconto.

Miserabili, tutti. Hanno oltraggiato i luoghi dove è nato l’Umanesimo e la Filosofia moderna perché ci considerano scarti di rifiuti. E hanno ragione, visto che in quel palco, nei giorni precedenti, si è assistito a passeggiate e sceneggiate degne di mercanti di yen che che distribuivano caramelle. Io sono cresciuto in un luogo selvaggio, tra gente che affidava la durata della propria esistenza alla resistenza delle proprie braccia. La disciplina educativa che ho ricevuto mi porta, tutt’ora, ad arrossire se ascolto parole che possono offendere la sensibilità delle persone, non la moralità. La moralità la lascio ai patrioti. La prima volta che ho udito la frase in diretta internazionale, pronunciata da quei cialtroni, imbevuti di qualunquismo reazionario e razzista, è stato in un luogo dove loro si saranno formati: i Distretti militari di leva obbligatoria. Quando mi chiamarono alla visita per fare il militare, volgarmente, mi chiesero di calarmi i pantaloni e mostrare i miei attributi usando la stessa parola usata da quei cialtroni di ieri sera, sul palco RAI perché portavo i capelli luoghi, con occhi neri e brillanti e un certo non so che di dolce stil nuovo e perché da anti-militarista, avevo affermato che una malattia, da fanciullo, mi aveva colpito le orecchie e i cogxxoni. Cialtroni, miserabili. Ma son contento, egualmente. Ognuno, ha il Governo che si merita.