Reggio. Che ce frega del G7, noi c’abbiamo Calciomercato l’originale: Ciccio Bello batte Ciccio Panza 10-0!

Per un curioso scherzo del destino, il G7 del commercio in programma oggi a Villa San Giovanni con straordinarie misure di sicurezza e coinvolgimento totale dei papponi del centrodestra filogovernativo e in modo particolare di quelli di Forza Italia, capeggiati dalle misure strabordanti del ministro Tajani e del coordinatore Ciccio “Panza” Cannizzaro e dalle ragliate imbarazzanti di Robertino l’asinello, coincide con la settimana reggina di Sky Calciomercato l’originale.

E giustamente il sindaco Giuseppe Falcomatà detto Ciccio Bello, uscito praticamente in mutande dall’ultima inchiesta della Dda di Reggio su ‘ndrangheta e politica, con la Commissione d’accesso antimafia che bussa alla porta e con lo scioglimento del Comune per mafia come prossima fermata, si appiglia con tutte le forze alla kermesse di Bonan, Di Marzio e Fayna e a dirla tutta ci fa anche un figurone.

“Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia… del doman non c’è certezza…”. Il giovane sindaco reggino deve averla studiata a scuola la poesia di Lorenzo Il Magnifico e così il rampollo del mitico Falcomatà si è buttato anima e corpo nella settimana del calciomercato reggino ed ha accolto la squadra di Sky molto meglio che i papponi del G7, ché a quello ci pensano Occhiuto e Cannizzaro, i tragicomici Stanlio&Ollio della politica calabrese e reggina in particolare, visto e considerato che il presidente della Regione ormai ha preso dimora a Reggio e pensa di aver conquistato la gente…

Falcomatà, dal canto suo, si piazza in prima fila all’Arena dello Stretto e sul lungomare intitolato al padre, e fa gli onori di casa come meglio non potrebbe anche se il microfono fa le bizze e rispolvera con orgoglio la passione amaranto anche in un periodaccio come quello attuale con la squadra precipitata in Serie D. I reggini hanno fame di calcio e così restano ammaliati dai ricordi di Lorenzo Minotti, mitico capitano del Parma della gloria locale Nevio Scala, che al Granillo fece gol su punizione e di Aldone Serena aspettando l’arrivo di zio Beppe Bergomi, di Billy Costacurta e – perché no – anche della bellissima Veronica Baldaccini, che meriterebbe molto più spazio e considerazione ai vertici della corazzata del calcio nazionale.

Falcomatà è talmente ispirato che “regala” anche la sua arte pallonara agli amici di Sky: 18palleggi18 davanti agli occhi esterrefatti di Bonan e Di Marzio, che sicuramente non sono capaci di imitarlo. E persino una citazione social: “Se stessi con un vestito bianco a un matrimonio e arrivasse un pallone infangato, lo stopperei di petto senza pensarci“ diceva Diego Armando Maradona. Come se non bastasse, Leo Lagorio, raffinato musicista e cantante, lo omaggia con la grignaniana “Falco a metà” che magicamente diventa “Falcomatà”. Un trionfo! Altro che Stanlio&Ollio e Ciccio Panza…

Il resto lo fanno le immagini di Fayna: Scilla sempre bellissima, il fatidico chilometro più bello d’Italia, palazzo Alvaro che ha ospitato l’incontro istituzionale, Di Marzio che fa la “raffica” di mercato vicino alle bellezze reggine in costume d’epoca. Tutto molto bello e ancora mancano i Bronzi… Ma il finale più bello è quello del gelato di Cesare, inevitabile protagonista della rubrica “Tutta la città ne parla”. Al mastro gelatiere più famoso del Sud gli chiedono se regalerà o farà pagare le sue prelibatezze al ministro Tajani in città per il G7 e lui, prontissimo, risponde: “Ma quando mai… magari glielo faccio pagare il doppio!”. E il sorriso a denti pienissimi di Falcomatà in versione Ciccio Bello è l’ideale fotografia dell’effetto calciomercato che batte l’effetto G7. Che ce frega del G7 noi c’abbiamo Calcionercato l’orifginale. Ciccio Bello batte Ciccio Panza 10-0! E’ il calcio, bellezza avrebbe detto Humphrey Bogart.