Era prevedibile. Anzi, a sentire gli inquilini di Palazzo San Giorgio a Reggio Calabria era scontato. Ecologia Oggi ha proposto ricorso al Tar, per la seconda volta, contro il provvedimento finale dell’amministrazione comunale che a fine novembre aveva deciso di confermare al timone del servizio di raccolta della spazzatura la Teknoservice.
La conferma era arrivata dopo che la commissione tecnica di gara si era riunita nuovamente per adempiere alle prescrizioni arrivate dal Consiglio di Stato sulla motivazione circa l’offerta della società torinese. Ma adesso a breve il Tar si dovrà esprimere sul nuovo ricorso tendente a ribaltare tutto dopo che lo stesso Tar in primo grado aveva annullato nel merito con una sentenza del dicembre del 2021 l’aggiudicazione in favore di Teknoservice.
A dire il vero Ecologia Oggi teme che possa essere fatta fuori con la stipula del contratto e per questo si è rivolta ai giudici chiedendo che la vicenda sia discussa prima dell’otto febbraio sul presupposto che «l’8 febbraio 2023 scadrà il termine dilatorio per la stipulazione del contratto di appalto per cui è causa, con ciò manifestando la volontà di procedere immediatamente alla stipula del contratto», ritenendo conseguentemente che «le esigenze cautelari rischierebbero di svanire ove la domanda cautelare proposta unitamente al ricorso fosse trattata nella camera di consiglio dell’8 febbraio 2023» ma in realtà la situazione è ben diversa perché il contratto con Teknoservice non può essere sottoscritto “dal momento della notificazione dell’istanza cautelare alla stazione appaltante e per i successivi 20 giorni a condizione che entro tale termine intervenga almeno il provvedimento cautelare di primo grado e la pubblicazione del dispositivo della sentenza di primo grado in caso di decisione del merito all’udienza cautelare ovvero fino alla pronuncia di detti provvedimenti se successiva” ma anche perché “nella comunicazione si legge che in data 8-2-2023 scadrà il termine dilatorio per la stipulazione del contratto di appalto e pertanto solo dopo tale termine sarà possibile sottoscrivere il medesimo contratto con la società aggiudicataria”.
Ci sarà dunque ancora da attendere per conoscere di nuovo la parola dei magistrati sulla vicenda e c’è da aspettare anche per il servizio di igiene urbana appeso dall’agosto 2021 a una società. Un tempo davvero record che ha di fatto paralizzato tutti i piani dell’amministrazione che aveva deciso di cambiare rispetto al sistema di raccolta differenziata col metodo del porta a porta spinto con quello misto.