Reggio. I portaborse di Cannizzaro continuano a sguazzare alla Regione: garantisce il viceprefetto

La “notizia” non ci ha messo molto a fare il giro della Calabria all’indomani della tragicomica nomina ad assessore regionale della signora Caracciolo, ex viceprefetto di Reggio certo, epperò incredibilmente in “quota Cannizzaro”, Sì, avete capito bene: una donna dello stato al servizio del politico più chiacchierato della nostra regione per le sue frequentazioni spericolate e per la boria che riesce a darsi rispetto alle sue altissime “coperture” che gli consentono di sfuggire alle inchieste della Dda di Reggio.

Non solo. Se qualcuno non avesse capito che la signora Caracciolo fa parte della “banda” di Ciccio “panza”, tutti i componenti della struttura dell’ex assessore Princi (che notoriamente è la cugina di primo grado di Cannizzaro) sono stati “assunti” dal neo assessore Caracciolo. Per come abbiamo scritto qualche giorno fa, ovviamente in perfetta solitudine dal momento che i media di regime non “osano” disturbare il potentissimo manovratore.

CHI ENTRA NELLE STRUTTURE HA IL POSTO FISSO (https://www.iacchite.blog/calabria-parassita-chi-entra-nelle-strutture-speciali-ha-il-posto-fisso-da-cannizzaro-a-catalfamo-da-princi-a-caracciolo/)

Dunque, Cannizzaro, invece di vergognarsi per lo squallido giochino delle assunzioni, si affrettava a vantarsi per la nomina dell’ex viceprefetto e anzi sbandierava il passaggio dei suoi fedelissimi nella struttura della signora Caracciolo per avallare il “collegamento” quasi a dire: la legge sono… io!

E già, perché le troppo frequenti voci e il “chiacchiericcio” sul suo feeling con soggetti ed ambienti poco chiari, avevano bisogno di una mossa ad effetto per diradarsi e quale migliore occasione per mettere subito il suo “marchio” a questa poveretta costringendola ad assumere gente vicino a lui e che lavora notoriamente con lui, vedi per esempio Federico Lamberti, pagati con soldi pubblici e di facciata al servizio del nuovo – si fa per dire… – assessore?

SCILLA, LA CENA SPREGIUDICATA (https://www.iacchite.blog/scilla-la-cena-spregiudicata-di-cannizzaroocchiuto-nel-localino-dei-fratelli-paladino/)

Se Cannizzaro aveva necessità di trovare una verginità con il viceprefetto dopo il plateale finto attentato alla sua segreteria e la cena spregiudicata in un comune sciolto per infiltrazioni mafiose, nominando una donna dello stato come assessore sotto la sua… “panza”, beh allora ci è riuscito ma la sostanza non cambia. Anzi, se possibile diventa ancora più grave.

La circostanza che Cannizzaro abbia fatto nominare nella struttura della signora Caracciolo gli stessi uomini e donne “amici” di sempre e che sono in verità al servizio delle esigenze di Cannizzaro, diventa sempre più imbarazzante. Infatti non è un mistero che Lamberti, per esempio, invece di lavorare al servizio della Princi prima e della Caracciolo ora, sta giorno e notte chiuso nella segreteria di Cannizzaro a Reggio oppure a Roma con lo stesso “padrone” ma di fatto viene pagato del consiglio regionale… Ci dicono che di questa faccenda si sta occupando la Guardia di Finanza, che già da tempo sta monitorando parecchie strutture “poco chiare” e parecchi movimenti di autisti e dirigenti del consiglio regionale che potrebbero falsificare missioni ed altro. In più la struttura della signora Caracciolo lavora nella realtà dentro la segreteria di Cannizzaro di fronte al Consiglio regionale (proprio quella dove qualcuno ha sparato o fatto finta di… sparare) e queste cose al paese nostro si chiamano peculato e truffa. Come dite? A Reggio non si chiamano così? Ah, certo, a Reggio la legge si chiama “Cannizzaro”. Fino a prova contraria e sicuramente a futura memoria.