Reggio, il prestanome di Cannizzaro e i regali allo scagnozzo del boss Condello

Gent.mo Direttore,
negli anni e nei mesi scorsi lei ha permesso lo scoperchiamento del malaffare di un ente che, ancora ad oggi, regala lo stipendio a centinaia di operai fannulloni al servizio della peggiore feccia della politica calabrese. Chiaramente parlo di Calabria Verde. Stavolta i soggetti coinvolti non sono dei ladri di galline, perché purtroppo parliamo di un deputato della Repubblica e della sua corte… 

Parlo di Francesco Cannizzaro che ormai spadroneggia nella provincia di Reggio Calabria inserendo nei ruoli principali cugine e parenti vari.
Sicuramente lei saprà già che la Sig.ra Giusy Princi, imbarazzante vice del presidente parassita della Regione è la cugina del deputato di cui sopra e saprà che anche l’ex assessore Catalfamo (Giunta Santelli) è un’altra sua cugina o comunque parente, già dirigente della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Proprio quest’ultima, coinvolta da indagini da parte della Dda e poi scagionata, sarebbe colei che ha permesso a Cannizzaro di ottenere dei finanziamenti (eufemismo…) dall’appalto Gallico-Gambarie. Appalto che in questo momento è sottoposto ad attenzioni particolari da parte della Procura di Reggio Calabria.

Fino ad ora tutto è abbastanza conosciuto nelle stanze dei politici, la novità che invece potrebbe dare vita ad una svolta alle indagini riguarda dove sono finiti i denari (visto che Ciccio Bummino come lo chiama lei piange pure povertà…).

Il prestanome di Cannizzaro invece è un tale che si chiama Francesco Comito, che improvvisamente da nullatenente si è aperto una SPA in Sardegna ed una a Villa San Giovanni e che tutti sanno essere l’amico molto, ma molto particolare del Cannizzaro, e che chiaramente serve come paravento e come “lavatrice” delle attività che sono state poste in essere dalla Catalfamo in direzione del parente deputato.

Cannizzaro – come avete già scritto del resto – fino ad oggi si è salvato perché difeso e protetto da una sua parente giudice poi trasferita in Sicilia e che gli ha permesso di superare molte traversie.
La Catalfamo ha gestito gli appalti della strada Gallico-Gambarie e siccome il tutto è sotto la lente di ingrandimento da parte delle autorità giudiziarie non è stata riconfermata alla Regione per motivi di opportunità…

L’indagine si è anche spostata su regalie che il Cannizzaro ha fatto verso Roberto Megale, mentre si trovava nelle patrie galere. Megale è il fiancheggiatore del boss Domenico Condello, già condannato, ed amico personale del Cannizzaro nonché suo paesano e referente delle cosche nord della città di Reggio Calabria e capo elettore dell’ex Presidente del consiglio Arruzzolo (lo scifo…), oggi addirittura candidato a diventare deputato anche lui, a braccetto con Cannizzaro. E le stelle stanno a guardare, anzi a… sparare. 

Lettera firmata