Reggio. Il procuratore Lombardo: “La forza della ‘ndrangheta è nella sua collegialità. E la “provincia” è l’organo che decide tutto”

Lombardo: “La forza della ‘ndrangheta è nella sua collegialità”

Il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, illustrando ai cronisti in conferenza stampa i dettagli del blitz di stamattina contro le cosche della ‘ndrangheta alleate che gestiscono il monopolio del narcotraffico in Italia, ha spiegato perché l’operazione è stata denominata “Millennium”.

“Il nome – ha detto il procuratore – ha a che fare con il tempo entro cui la struttura ha operato e continua ad operare… Se ci fosse stato un solo carabiniere ad ascoltare tutte le intercettazioni di questa inchiesta, avrebbe ascoltato intercettazioni per 233 anni… Questo è un dato che dimostra quanto sia indispensabile lo strumento di conoscenza straordinario costituito dall’attività di intercettazione”.

Lombardo ha poi sottolineato la forza e la pervasività della ‘ndrangheta, definita “una multinazionale del crimine“. “Quando parliamo di ‘ndrangheta – ha detto ancora Lombardo – parliamo di un fenomeno mondiale che da questo territorio trae decisioni, strategie, e che consegue obiettivi di elevatissimo spessore criminale”. Secondo quanto spiegato da Lombardo i soggetti indagati si definivano “un corpo unico”. Noi dell’antimafia – ha sottolineato il procuratore – siamo un corpo unico, a dare risposte che non sono per niente scontate… Abbiamo a che fare con famiglie di alto rango criminale. La forza della ‘ndrangheta è la collegialità, la cosiddetta “provincia” è un organo collegiale. Oggi parliamo di quelle famiglie che hanno il potere di convocare la “provincia”, ha detto ancora Lombardo per spiegare l’importanza delle cosche sulle quali si è indagato.