Reggio, la Lega cambia sponsor nella borghesia borderline: Salvini “benedice” il chiacchierato Mattiani

L’articolo che segue era stato pubblicato il 17 ottobre, quasi esattamente un mese fa. Già allora era chiaro che il consigliere regionale reggino Giuseppe Mattiani sarebbe passato da Forza Italia alla Lega. Ieri è arrivato anche Salvini a benedire il nuovo ingresso. E le nostre valutazioni non cambiano di una virgola. Anzi… 

La politica regionale continua a non conoscere vergogna e continua a proporre ai cittadini un quadro desolante di coloro che dovrebbero tutelare i diritti dei cittadini e invece tutelano solo i loro “benefici” con continui cambi di casacca e giravolte tutte figlie di attaccamento alla poltrona e al potere che queste crea.

Oggi parliamo di Giuseppe Mattiani, consigliere regionale eletto in Forza Italia nel collegio di Reggio Calabria che secondo gli addetti ai lavori sta preparando le “valigie” per trasferirsi in Lega alla corte del ministro dei trasporti Matteo Salvini e del suo sponsor Durigon giorno 20 a Reggio Calabria e della senatrice della Lega Tilde Minasi detta anche la dam(ett)a nera. Mattiani è stato più volte chiacchierato per i numerosi voti borderline con la borghesia mafiosa “ottenuti” nella Piana di Gioia Tauro e nella zona sud della città di Reggio da soggetti vicini ad ambienti criminali o comunque in ogni caso molto discutibili.

Il consigliere ex forzista era ormai da tempo in sofferenza dentro il partito di riferimento del presidente Occhiuto a causa dell’irrisorio margine di manovra che in questi due anni e mezzo non gli ha consentito di attuare alcuna azione “politica” che lo portasse a garantire la sua rielezione. La Lega dal canto suo si assumerà la responsabilità di far entrare un consigliere regionale abbastanza “ingombrante” anche in termini elettorali e in molti scommettono che anche un consigliere comunale a Reggio Calabria seguirà Mattiani ossia Nino Caridi, amico e alleato politico di Mattiani. Nella provincia di Reggio Calabria però l’entrata di Mattiani ovviamente metterà nell’angolo il suo capogruppo Giuseppe Gerardi che oramai da tempo non nasconde il suo malessere e che con l’operazione Mattiani in molti giurano scomparirà dai radar insieme al suo “sponsor” Saccomanno.