Reggio, la (triste) sfida Nicolò-Cannizzaro aspettando la Dda

Alessandro Nicolò

Ormai è ufficiale il primo partito della coalizione di centrodestra in Italia rischia di essere l’ultimo in Calabria. Una emorragia che continua ormai da tempo vede uscire giorno dopo giorno esponenti importanti come Nazzareno Salerno, Ennio Morrone, Fausto Orsomarso, il generale Giuseppe Graziano e non ultima Wanda Ferro, transfuga in Fratelli D’Italia. Con l’eccezione della Ferro stiamo parlando di impresentabili a tutti gli effetti. Salerno scarcerato da pochi giorni dopo il casino di Robin Hood, Morrone eterno “mammasantissima” con le mani in pasta dappertutto, il generale campione indiscusso di trasformismo e il pallone gonfiato del centrodestra: altissimi livelli.

Tutti, oltre agli affari in politica, hanno in comune la volontà di scappare dal “loro” ex capogruppo in consiglio regionale Alessandro (Sandro per gli amici) Nicoló, chiacchieratissimo politico della provincia di Reggio Calabria, il quale ormai si ritrova ad essere il capogruppo di se stesso quasi a certificare il fallimento del soggetto che non è riuscito ad aggregare.

Nicoló è stato bravo solo ad assumere nel gruppo di Forza Italia parenti stretti come collaboratori: Patrizia Occhipinti, della quale abbiamo scritto a lungo (http://www.iacchite.com/regione-nicolo-come-orsomarso-strizza-locchio-ai-clan-e-assume-in-nero-la-cognata/) e Fortunata Raffa, nipote, in barba a qualsiasi Parentopoli calabrese.

Oggi è proiettato ad essere candidato alla Camera con Forza Italia ma deve comunque sperare che le numerosi indagini aperte a suo carico dalla procura antimafia di Reggio Calabria ricche di dichiarazioni di pentiti non vedano la luce prima di marzo, altrimenti è fuori.

Francesco Cannizzaro

E poi ci sarebbe un altro problema: il collega di partito Francesco Cannizzaro, pupillo dell’ex senatore Caridi arrestato per “Mammasantissima”, molto amico della Santelli, anche lui chiacchieratissimo e straindagato, che sta scalpitando per un posto in lista e avrebbe molte più possibilità del Nicoló, perché le sue inchieste sono già arrivate a processo. Certo, tra i due litiganti potrebbe anche uscire un terzo a sorpresa e anche in questo caso ci sarà da ridere. O da piangere?