Il consigliere reggino metropolitano Antonino Nocera, dunque, si è subito “affrettato” a fare una comunicazione inviataci per smentire che lui intende (per il momento aggiungiamo noi) rimanere laddove gli elettori lo hanno mandato ossia al fianco del sindaco Falcomatà. E Nocera ha ragione ad affettarsi a smentire perché pare che Falcomatà si sia parecchio adirato con i tre “traditori” minacciando anche l’immediato ritiro delle deleghe alla città metropolitana.
La verità che a noi risulta su Nocera a questo punto la raccontiamo per intero vista la lettera di smentita (provvisoria). Il “compagno” (col culo degli altri, s’intende…) Peppe Bova, mentore di Nocera in quanto ideatore della lista “A Testa Alta” (sempre col deretano degli altri, naturalmente) aveva deciso e comunicato al Nocera di volerlo candidare alla Regione al posto del famoso Ciccio “Stocco&Stocco” D’Agostino, attuale consigliere regionale eletto grazie all’appoggio di Peppe Bova nel 2014 perché convinto della condanna di D’Agostino nel procedimento per mafia che lo aveva coinvolto non facendo i conti però con l’assoluzione dello stesso “re dello stocco” da quella inchiesta denominata “Alchemia”.
