“Reggio. Liceo Da Vinci, la mancata gestione della conflittualità tra insegnanti e studenti. Un grave disagio non affrontato da nessuno”

Liceo Da Vinci di Reggio Calabria: la mancata gestione della conflittualità tra insegnanti e studenti. Un grave disagio non affrontato da nessuno

Sono una madre profondamente delusa dall’esperienza capitata a mio figlio in quello che sembrava essere uno dei migliori licei della nostra regione, e che invece è risultato essere un tribunale dell’inquisizione. Questo primo quadrimestre è stato per mio figlio un vero e proprio calvario, è stato un periodo devastante a livello psicologico, tanto da maturare la decisione di cambiare scuola. Un cambio consigliato anche dallo psicologo per fagli riprendere fiducia e aiutarlo a superare le difficoltà.

Un altro alunno che mette in discussione l’operato dei docenti e della dirigenza del Liceo scientifico da Vinci di Reggio Calabria e che sta seguendo la stessa sorte di un numero altissimo di studenti transitati, per lo stesso stato emotivo vissuto da mio figlio, in altro liceo o in altra scuola. Una continua conflittualità artatamente attuata, da alcuni docenti, contro studenti non adeguatamente protetti, rei, secondo i presunti educatori di non essere all’altezza di una scuola di eccellenza e frequentata da studenti di buona famiglia.

Questo è il dramma di una madre che sta vedendo vacillare la psiche del proprio figlio e che non è stata mai compresa da nessuno su quella che è una situazione angosciante e terribile. Queste brutte situazioni, che non fanno stare tranquilli gli studenti e le loro famiglie, poiché non sapute gestire dalla dirigenza della scuola, non trovano soluzione e prospettive. Evidentemente l’aumento dei nullaosta in uscita e il calo continuo degli iscritti del Liceo Da Vinci è indicativo di un forte disagio che evidentemente rappresenta un limite pedagogico di chi opera nel campo dell’educazione e della formazione.

Essersi rivolti alla dirigenza scolastica senza avere trovato risposte e soluzioni è stato un errore, l’amarezza è tanta e questa mia lettera non vuole essere uno sfogo, ma semplicemente un monito rivolto a chi opera nel campo dell’educazione per ricordare che l’inclusione è importante e non bisognerebbe mai escludere un alunno dalla scuola. Sono comunque contenta, nonostante la sofferenza di madre, che i bassi numeri delle iscrizioni e degli abbandoni al Liceo Scientifico Da Vinci di Reggio Calabria di numerosi studenti confermano la mala gestione di una scuola lasciata in mano al libero arbitrio dei docenti, che agiscono come fosse un FAR WEST con buona pace di una dirigente apparentemente assente.

Una madre delusa