Lo sciopero nazionale dei dipendenti delle farmacie private, proclamato dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, ieri ha visto manifestazioni partecipate nelle piazze di tutta Italia. Anche a Reggio Calabria le lavoratrici e i lavoratori hanno rivendicato incrementi salariali in linea con le dinamiche inflazionistiche registrate sia nell’arco di vigenza del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto dal lontano agosto 2024, sia in coerenza con le previsioni per il periodo che dovrà essere coperto dal rinnovo contrattuale. «I manifestanti – dichiarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – non hanno solo dato voce alle legittime attese di un’intera categoria in difesa del potere d’acquisto delle retribuzioni, ma hanno anche gridato a gran voce la necessità di una svolta per riconoscere a chi quotidianamente opera nelle farmacie private la giusta valorizzazione professionale. Il crollo verticale delle immatricolazioni alla facoltà di Farmacia e la scelta, sempre più diffusa negli ultimi anni, di abbandonare il lavoro nelle farmacie per intraprendere la carriera nell’insegnamento, testimoniano che la prospettiva occupazionale offerta dalle farmacie private non convince più».
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