L’avvocato Giorgio De Stefano è stato assolto definitivamente dal processo “Gotha”, nato da un’indagine della Dda di Reggio Calabria, condotta dai carabinieri del Ros, non solo sull’ala militare delle cosche reggine ma anche su quella che è stata definita la “struttura riservata della ‘ndrangheta”.
Ieri sera la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna a 10 anni di carcere che la Corte d’Appello di Reggio Calabria aveva inflitto a De Stefano nel novembre 2024 quando l’imputato era stato riconosciuto solo partecipe dell’associazione mafiosa. È la seconda volta che la Suprema Corte annulla la condanna per De Stefano che, nel primo processo d’Appello, era stato condannato a 15 anni e 4 mesi di reclusione perché ritenuto una delle due teste pensanti della ‘ndrangheta reggina, assieme all’avvocato Paolo Romeo, condannato in primo grado a 25 anni di carcere e in attesa della sentenza di secondo grado.
In attesa delle motivazioni, stando a quanto trapela dalle difese, gli ermellini non solo avrebbero annullato senza rinvio la condanna ma avrebbero assolto Giorgio De Stefano con la formula “perché il fatto non sussiste”.
De Stefano era stato arrestato nel 2016 e ha scontato 6 anni di carcerazione preventiva. Per quanto riguarda gli altri imputati, la Suprema Corte ha annullato senza rinvio anche per Antonino Nicolò una condanna a tre anni di reclusione. È stato rigettato, invece, il ricorso degli imputati Roberto Franco e Domenico Marcianò che erano stati condannati, rispettivamente, a 12 anni e 8 anni.








