Dopo la firma in Prefettura del protocollo sulla movida, in accordo con Camera di commercio, Confcommercio e Confesercenti il primo cittadino ha dichiarato che: “L’obiettivo è praticare la legalità, nella piena consapevolezza che serve un approccio che non sia solo repressivo”.
Un documento sperimentale, voluto insieme al prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro e firmato al palazzo del Governo con la Camera di Commercio di Reggio Calabria, presente Natina Crea, e con le associazioni di categoria Confcommercio col presidente Lorenzo Labate e Confesercenti col presidente Claudio Aloisio.
“La movida è un fenomeno sul quale dobbiamo vigilare – ha chiarito il prefetto Vaccaro – perché poterla vivere in spensieratezza è un diritto di tutti, sia dei ragazzi, sia dei meno giovani. Il problema è che alcuni comportamenti degenerano. Abbiamo pensato che la legalità non può essere soltanto repressione, ma deve essere un percorso che cerca di coinvolgere tutti: gli esercenti, i giovani, i meno giovani e poi istituzioni e forze dell’ordine. Dunque i controlli continueranno ad esserci però vogliamo coinvolgere in una movida consapevole, in modo tale che il lungomare d’estate o altre zone d’inverno, non si trasformino in un momento di tortura per altre persone. Si tratta di una sperimentazione da cui trarremo le conseguenze a fine estate”.