Dopo anni di chiusure e progetti mai decollati, lo storico hotel Miramare è pronto a cambiare proprietà. Il Comune di Reggio Calabria ha avviato le procedure per la vendita del simbolo del Lungomare, nell’ambito del piano di dismissione dei beni comunali previsto dall’Accordo Stato-Comune del luglio 2022, che aveva garantito 150 milioni di euro per risanare i conti pubblici.
Nella determina dirigenziale è scritto infatti a chiare lettere: “Il 19/20 luglio 2022 veniva sottoscritto l’Accordo tra Stato e Comune per il ripiano del disavanzo ed il rilancio degli investimenti ex lege n. 234 del 30 dicembre 2021, art. 1, c. 567 ss. ( c.d. Accordo Draghi) e dei target da raggiungere”.
Il Comune, al fine di poter procedere alla messa in vendita dei cespiti comunali, individuava i seguenti beni immobili:“ex Mercato Girasole”, “ex Scuola Mazzini”, “PalaBenvenuti”, “Albergo Miramare” e preso atto dell’urgenza di procedere con la messa in vendita dei seguenti beni immobili comunali…”.
L’Accordo del 2022 vincola il Comune a una rigorosa serie di obiettivi finanziari. Il mancato rispetto può comportare riduzioni o revoche dei trasferimenti statali, blocco delle assunzioni, divieto di nuovi mutui, riduzione delle indennità per gli amministratori e, nei casi più gravi, possibile commissariamento. Per questo il Comune deve fare presto e rispettare gli accordi presi.
La vendita del Miramare segna una netta inversione di rotta rispetto alle dichiarazioni del sindaco Falcomatà, che in passato aveva escluso la possibilità di “svendere” il bene pubblico. Ora, però, la scelta è dettata dalla necessità di rispettare il Patto con lo Stato e garantire la stabilità dei conti comunali.
Affacciato sul lungomare e sottoposto a vincolo della Soprintendenza, il Miramare è rimasto chiuso per anni tra sequestri giudiziari e interdittive antimafia. Nel 2020 la società Sgs Srl, a cui era affidato in locazione, fu colpita da interdittiva, portando al controllo giudiziario e alla risoluzione del contratto. Nonostante il restyling esterno e uno studio di fattibilità stimato in 6-7 milioni, il rilancio non è mai partito.
Il suo nome resta legato, anche per la lunga vicenda giudiziaria che è costata la lunga sospensione al sindaco Falcomatà e ad alcuni consiglieri per il suo affidamento.
La decisione ha scatenato critiche immediate. Il movimento civico Adesso Parla Reggio ha parlato di “ennesimo tradimento” a fine mandato, denunciando l’opacità della procedura e chiedendo chi realmente beneficerà della vendita.
Il Miramare, da simbolo di bellezza e storia della città, diventa così esempio di come le difficoltà finanziarie possano trasformare beni pubblici in merce di scambio, tra necessità contabili e delusioni civiche. Fonte: Reggio Today (https://www.reggiotoday.it/cronaca/reggio-calabria-vendita-hotel-miramare-comune.html)









