Regione, bandi PON IOG: il Ministero blocca tutto ma i “nostri eroi” fanno finta di niente

Alla Regione i casini e gli scandali non finiscono mai. C’è sempre qualcuno che ci prova e c’è sempre qualcuno così testardo da andare avanti col clientelismo anche se le manovre vengono smascherate.

E’ il caso di Calabria Lavoro, un’altra delle società in house della Regione Calabria, che vorrebbe “assumere” 140 stagisti e 81 addetti nell’ambito di quel gran caravanserraglio che è diventato “Garanzia Giovani”.

Da tempo Calabria Lavoro ha pubblicato i bandi PON “Iniziative Occupazioni Giovani” della Misura 7.1 di “Garanzia Giovani”. Ma si tratta di bandi redatti senza l’autorizzazione del Dipartimento Lavoro della Regione e addirittura con il parere negativo del Ministero del Lavoro e dell’autorità di gestione, che ha dichiarato inammissibili i costi dell’impegno di spesa, calcolati addirittura in oltre 6 milioni di euro.

Nonostante l’intervento del Ministero, però, Calabria Lavoro non ha ancora fermato la procedura e probabilmente ha intenzione di andare fino in fondo, alla chetichella, o, come dicono a Napoli, aumm aumm… Ma non è certo il periodo migliore, con tutti i casini che ci sono alla Regione, per portare avanti questa operazione.

Il deus ex machina di tutto questo “movimento” è una nostra vecchia conoscenza. Sì, perché il commissario di Calabria Lavoro altri non è che Fortunato Varone, detto “Natino”, nipote diretto della leggendaria mistica di Paravati ovvero Natuzza Evolo.

Sempre tempo fa, siamo riusciti ad avere le comunicazioni inviate dal Ministero del Lavoro alla Regione, che stabiliscono i presupposti e poi gli adempimenti ai quali si deve attenere la Regione.

Ecco quali sono i presupposti.

“… Il percorso della Misura 7.1 dev’essere finalizzato a sostenere lo sviluppo e il perfezionamento delle attitudini all’attività di impresa e le relative capacità/conoscenze, rivolte all’avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da giovani (NEET) anche attraverso la concessione di finanziamenti agevolati a tasso zero.

Lo scopo è offrire servizi integrati e mirati nonché promuovere la realizzazione di progetti per il sostegno e lo sviluppo di specifiche idee imprenditoriali (da individuarsi già alla presentazione della domanda) ovvero progetti che favoriscano l’individuazione e la crescita di prospettive occupazionali legate all’autoimprenditorialità e/o autoimpiego.

I destinatari finali sono i Giovani NEET iscritti a Garanzia Giovani di età minima pari a 18 anni… intenzionati ad intraprendere iniziative di lavoro autonomo o attività di impresa o microimpresa o franchising, ivi comprese le associazioni e società di professionisti”.

E richiedeva, essendo la misura “attività di accompagnamento all’avvio di impresa e supporto allo start-up di impresa”, i seguenti documenti: business plan e documento di accompagnamento relativo al giovane NEET con una visione di prospettiva…

Passano tre mesi e il Ministero del Lavoro non solo riscrive alla Regione e a Calabria Lavoro ma IMPONE di bloccare TUTTO.

“Il Disciplinare per l’affidamento della gestione della Misura 7.1 all’Azienda Calabria Lavoro ed il relativo progetto esecutivo hanno stabilito l’impegno – da parte dell’Azienda – ad impiegare personale di comprovata competenza e qualificazione professionale per la realizzazione delle attività affidate.

Tali documenti hanno altresì previsto che per l’erogazione dei servizi oggetto della Convenzione tra Regione e Azienda, la stessa Azienda potesse ricorrere alla selezione di personale esterno attraverso procedure di tipo comparativo e nel rispetto della normativa applicabile, fatta comunque salva l’approvazione da parte del direttore generale del Dipartimento competente della Regione Calabria del personale selezionato.

L’Avviso “Supporto all’Autoimpiego e all’autoimprenditorialità Misura 7.1” è stato pubblicato dall’Azienda Calabria Lavoro senza previa visione e validazione da parte della Regione e dello scrivente Ministero, ed è finalizzato alla selezione di circa 80 figure – tutor – alle quali affidare l’attuazione dei percorsi di accompagnamento all’autoimpiego/autoimprenditorialità dei giovani NEET.

Proprio la selezione del personale esterno all’Azienda, apparentemente retribuito con risorse IDG, non risulterebbe coerente in primis con il principio cardine per l’utilizzo delle risorse del Programma operativo di riferimento ossia che le stesse vengano rivolte esclusivamente ad azioni dirette di giovani NEET.

Inoltre, il Ministero rivela che:

  • la numerosità delle figure professionali richieste dall’Avviso evidenzia l’assenza, in seno all’Azienda, di personale dedicato e qualificato all’erogazione dei percorsi di accompagnamento all’autoimpiego/autoimprenditorialità;
  • i profili professionali oggetto di selezione non paiono garantire la necessaria esperienza per l’erogazione dei percorsi di accompagnamento.

Tali criticità sono state comunicate alla Regione dapprima per le vie brevi e informalmente, auspicando delle modifiche all’Avviso per assicurare il corretto avvio della Misura e la regolare rendicontazione delle spese; successivamente sono state comunicate formalmente le condizioni minime per assicurare la coerenza delle azioni intraprese.

Ad oggi si riscontra che l’Avviso in oggetto è tuttora pubblicato e valido e, in assenza di ulteriori informazioni, si ipotizza che l’iter attuativo dello stesso sia attualmente in corso.

Si rappresenta pertanto l’urgente necessità di intraprendere le necessarie azioni che consentano di non pregiudicare, oltre all’ammissibilità delle spese dell’avviso pubblico, anche l’opportunità di offrire ai giovani NEET residenti nella regione Calabria dei servizi di standard elevato, erogati da personale qualificato.

La Regione Calabria ha infatti effettuato cospicui conferimenti al Fondo SELFIE employment in ragione del forte interessamento dei giovani potenzialmente destinatari della Misura, come riscontrato anche dal Ministero in occasione dei workshop sulla Misura 7-Selfiemployment svoiltisi in Calabria il 27 e 28 aprile. In assenza di un numero adeguato di giovani NEET formati sulla Misura 7.1 le suddette risorse conferite al Fondo Selfiemployment rimarrebbero inutilizzate”.

Questo è quanto: alla Regione stanno provando a fare orecchie da mercante anche in presenza di un documento del Ministero del Lavoro.

Sì, perchè il commissario Varone è andato addirittura avanti e ha diffuso le graduatorie di questo bando di Azienda Calabria Lavoro, dove vengono “premiati” i soliti noti! Spulciando tra i nomi dei selezionati, in tutte le selezioni, figurano i nomi di moltissime persone che già operano, in vari modi e a vario titolo, nei vari dipartimenti della Regione Calabria. Viene data, come al solito, la possibilità di avere doppio se non triplo contratto di lavoro a molte persone amiche, amiche degli amici e via dicendo.

Alla faccia di chi aspetta questa opportunità di lavoro senza avere altri contratti in essere. Questo è il modo di gestire il “Lavoro da parte dell’assessore Roccisano!
De Lellis Emilio, Nano Caterina, Ariganello Rossella, Chiodo Laura, Liotti Francesco, Montesano Donatella, Putame Elvira, Squillaciotti Donatella.
Questi sono solo alcuni dei nomi che campeggiano in queste graduatorie e che già lavorano alla Regione. Loro, i raccomandati, non c’entrano, per carità. Lo avremmo fatto anche noi, vista la “cuccagna”. Ma le responsabilità politiche sono gravissime. Ci sono una marea di commercialisti, di avvocati, addirittura un pensionato di Banca Carime, cosentino, del quale per il momento non facciamo il nome ma che è facilmente individuabile, visto il suo percorso democristiano. Cose dell’altro mondo.
Gli elenchi pubblicati sono quelli delle persone che dovranno sostenere il colloquio per la definitiva conferma, colloquio che prevede l’assegnazione di in punteggio non sui titoli, ma proprio su una valutazione di chi esamina i candidati!
Molti, pur avendo i titoli e le esperienze, sono stati proprio esclusi. Perché non graditi ai papponi della politica calabrese.
Ci sono molti che facevano parte dei contrattualizzati in passato da Calabria Etica con i famosi contratti elettorali, contratti da decine di migliaia di euro, come Nicola Lo Torto. Persone che a detta di Oliverio e della Roccisano non avrebbero dovuto lavorare in Regione e che invece stanno entrando.
C’è finanche un super esperto in economia e finanza che viene nientemeno da Bologna… tale Stefano Locatelli, selezionato nel 1° profilo come coordinatore di Progetto! Personaggio poliedrico che passa al servizio dei vari assessori di turno, da Salerno alla Roccisano…
De Lellis lavora addirittura per il ministero del Lavoro e c’è chi come la Putame, figlia del sindaco di un paesotto vicino Catanzaro, che lavora anche Roma con Italia Lavoro. E adesso è in graduatoria per prendersi un altro contratto.
 
E non è finita qui. L’ingegnere Luigi Zinno, dirigente della Regione, sta per prendere il posto di Varone come commissario di Calabria Lavoro (si dice in giro che se Varone è il nipote di Natuzza, Zinno è il pronipote di San Francesco…). Eh sì, perché il nuovo commissario troverà all’interno di questo fetido e puzzolente carrozzone di Calabria Lavoro suo figlio Antoniuccio, 33 anni, “assunto” dalla Fondazione Calabria etica al tempo in cui era guidata da Pasqualino Ruberto.
Avete capito come funziona? C’è ancora qualcuno che si indigna?