Regione, burocrazia in fibrillazione: troppi posti vacanti e grandi poteri al segretario-dg

Caro direttore e sindacalisti, sono un ex funzionario e sindacalista del Consiglio regionale calabrese (autodefinitomi il difensore civico della burocrazia che timbra).

Com’è noto, i dipendenti pubblici delle strutture speciali, per quello che si sa. non timbrano (vedi Deliberazione UP n. 11/2016).

Da  ex sindacalista vorrei segnalare una mia impressione e cioè il “corto circuito che si è creato nella burocrazia che timbra di palazzo Campanella, non certo per esclusiva colpa del valente e giovane segretario generale, uomo preparato e grande lavoratore”.

L’organigramma della struttura burocratica con esclusione del Corecom/Calabria prevede:

–          1 segretario generale nonché direttore generale;

–          4 capi area ex capi dipartimenti;

–          15 settori

–          84 uffici

–          15 alte professionalità sospese dal 16/10/2015

–          23 posizioni sospese dal 16/10/2015

Faccio notare che della dotazione organica di diritto prevede n. 20 dirigenti,  ma sono in organico solo 10, questo crea vari problemi e malumori in quanto il segretario direttore generale riveste n. 8 interim (controllato e controllore), infatti lo stesso è  contemporaneamente:

–  dirigente delle 4 aree;

–  dirigente di 4 settori;

–  responsabile della trasparenza e della corruzione.

I restanti 9 dirigenti (tranne  2 che hanno un interim ciascuno), reggono gli altri 7 settori, il tutto con differenze retributive con chi ha l’interim.

Facile intuire che, se ad esempio il dirigente della ragioneria è anche il suo superiore gerarchico – capo area gestione – il segretario generale, che è anche responsabile dell’anticorruzione, sono la stessa persona: non esistono controlli intermedi sugli atti amministrativi.

Cari signori, segnalo un’altra grave anomalia: dal 16 ottobre 2015 un centinaio di funzionari aspetta di avere assegnato uno dei 38 incarichi di Alta professionalità e di Posizioni organizzative (figure previste dai contratti nazionali di lavoro esistono in tutti gli enti locali e regioni),  che permetta loro di avere compiti importanti ed in busta paga un importo che oscilla tra € 10.000,00 e  € 16.000,00.

Ancora,  molti funzionari aspettano l’incarico a tempo determinato di dirigente di settore visti i n. 6 posti ricoperti ad interim con notevole aumento di responsabilità e retribuzione.

Anche  i dirigenti di settore aspettano i bandi per ricoprire i 4 posti di capi-area,  per incrementare, responsabilità, prestigio e retribuzioni.

Come se non bastasse, il personale non dirigenziale e non apicale di categoria, per come è pubblicato sul sito istituzionale consiliare, potrà partecipare alla selezione per la progressione economica orizzontale  con aumento di stipendio, ma solo al 50% (norma contrattuale).

Ma chi saranno i fortunati?

Ahimè, da quanto esposto è facile intuire che molti  dipendenti hanno delle aspettative bloccate, in quanto sono precluse loro le possibilità di aumenti di carriera e di retribuzione.

Tenete presente che, se anche il segretario/direttore generale è il capo della burocrazia consiliare, molti input li deve dare l’ufficio di presidenza, organo politico.

Auspico che siano soddisfatte le aspettative dei miei ex colleghi/e, ed escano i bandi per alte professionalità, posizioni organizzative, dirigenti f.f. e capi area, questo a mio parere renderà l’ambiente lavorativo più disteso.

Ritengo giusto che un sistema non rimanga bloccato, poiché la storia insegna che un uomo solo al comando non va mai bene.

Carlo Ranieri