Sanità e incompetenza SOVRANA.
Non sappiamo se il Commissario della Sanità nonché presidente della Regione é consapevole di quanto sta accadendo o ancora peggio “ignora” le scelte che sta adottando nel guidare la nostra Sanità, forse per incompetenza o forse appositamente, non sappiamo, ma di certo la Sanità calabrese é allo sbando completo.
Un Dipartimento Sanità che seppur rinvigorito da nuovo personale e malgovernato da poteri in contrasto tra di loro: Struttura del Commissario, Struttura del Direttore Generale e Struttura di Azienda Zero!!! Poteri che avrebbero competenze diverse ma fortemente in contrasto tra loro a tal punto che non si capisce chi governa e cosa bisogna fare e quando si fa qualcosa risulta anche sbagliata purtroppo per inadeguatezza e mancanza di conoscenza delle esigenze e del territorio Calabrese. Basta citarne uno: il Decreto del Commissario ad acta relativo alla rete ospedaliera, revisionato più volte per errori dettati da chi lo ha redatto, tutto personale esterno alla Regione Calabria (Agenas – KPMG – Ernest Young e via dicendo)… personale che lavora qui con scarso interesse e nessuno scrupolo per il bene della Sanità calabrese.
Ma ancora peggio c’è chi sta a leggere senza capire e firma senza sapere di aver firmato. Nel caso del Dipartimento Sanità (o Salute, ché sembra quasi una beffa metterla… in mezzo), per esempio, sono solo 3 i Dirigenti Regionali a fronte di 11 settori e 3 dirigenti esterni ed anche con funzioni ad interim… Non si é ancora capito poi chi sia, di fatto, il Dirigente generale del Dipartimento Salute, se le sue damigelle – l’Aliconti e la Genovese – che decidono le sorti di quel che rimane del Dipartimento o la dama della Sua Corte la signora Aurora al seguito di Manuela Calabria. Insomma al Dipartimento Sanità si può tutto grazie alle scelte del Commissario/presidente ed alla sua inadeguatezza in materia.
Vogliamo citare anche il rinnovo del personale? L’utilizzo dell’articolo 20 della legge numero 8 del 2003 è un’altra vergogna: personale dirigente del ruolo sanitario (farmacisti, psicologi, biologi, ostetriche, nonché dirigenti amministrativi e del ruolo medico) prestati o meglio dire imboscati al Dipartimento Salute lasciando le aziende nella più alta disperazione per carenza di personale. Un esempio a dir poco assurdo é il caso dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone a cui sono stati sottratti ben 4 farmacisti e la stessa Azienda é stata costretta ad assumerne altri 4 con una duplicazione del costo del personale. Ci sono ancora altri farmacisti provenienti dall’Azienda sanitaria di Vibo (2) e dall’Azienda sanitaria di Cosenza… Insomma le Aziende piangono il personale e il Dipartimento provvede al loro imboscamento nella maggior parte dei casi solo per avvicinarsi al luogo di residenza. Adesso tocca assistere anche allo spopolamento dei veterinari e infatti con uno degli ultimi decreti é stato acquisito un veterinario rinomato come assenteista, basta leggere la stampa locale … chi più ne ha più ne metta.
Ci auguriamo che un giorno “qualcuno” possa mettere fine a tutte queste distorsioni.
Non di meno é l’assenza quasi totale delle figure apicali che dovrebbero rappresentare la Struttura Commissariale, esistente solo per il giorno di San Paganino. In sostanza, bisogna farsene una ragione, la Sanità calabrese merita di essere governata da “seri incompetenti” ed i cittadini costretti a lunghe liste di attesa e a chi ne ha le possibilità economiche di farsi curare fuori regione, alimentando cosi la mobilità extraregionale. Tanto chi pagherà questo enorme danno sono solo i cittadini calabresi.