Regione, caso Avvocatura. L’Ordine di Catanzaro chiama l’Anticorruzione: “Illegittima anche la nomina di Borgo”

Diventa una vera e propria faida quella tra la Regione Calabria e l’Ordine degli Avvocati di Catanzaro per le questioni riguardanti la nomina del coordinatore dell’Avvocatura Regionale. Dopo che il Tribunale di Catanzaro ha sancito l’illegittimità della nomina fiduciaria di Marilena Giungato, amica personale della presidente Santelli, la stessa governatrice ha preannunciato ricorso ed ha affidato i’incarico ad interim a Maurizio Borgo. Ma anche per questa decisione, gli avvocati catanzaresi hanno alzato le barricate e hanno diffuso il testo di una diffida alla Regione con la quale considerano illegittimo anche questo atto.

L’Ordine degli Avvocati fa notare come il decreto con il quale si affida l’incarico ad interim a Borgo è “illegittimo e abnorme avendo al contempo eluso l’ordine giudiziale che impone alla Presidente Santelli il conferimento dell’incarico di coordinatore dell’avvocatura secondo norme di legge e costituzionali e non invece reiterando gestioni personalistiche”. “Ignorato l’art. 23 della Legge n° 247/2012 – si legge nella diffida- che disciplina la figura degli avvocati degli enti pubblici e impone loro l’esclusività delle funzioni e l’iscrizione a un albo speciale”. In pratica, Borgo, rivestendo un incarico dirigenziale di livello generale (Dipartimento Segretario) per il quale è stato posto in aspettativa e collocato fuori del ruolo di avvocato dello stato (ex DPR n° 584/1993), non può essere iscritto all’albo speciale. Dunque, viene meno uno dei requisiti della nomina a coordinatore degli avvocati regionali. Inoltre, poiché Borgo è anche un dg della Regione, non sarebbe garantita la “sostanziale estraneità dell’avvocato rispetto all’apparato amministrativo burocratico dell’Ente in posizione di indipendenza e di autonomia, con esclusione di ogni attività di gestione allo scopo di evitare qualsiasi rischio di condizionamento nell’esercizio della sua attività professionale”. “L’assenza dei requisiti ex lege previsti per lo svolgimento dell’incarico di coordinatore dell’avvocatura generale determinerà, peraltro, la nullità di ogni atto assunto in questa veste, con plausibile paralisi dell’attività regionale”, avvisa l’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, che ha investito della questione anche il Consiglio Nazionale Forense e l’Autorità Nazionale Anticorruzione.