Caro Direttore,
oramai alla Regione Calabria è stato raschiato il fondo, siamo di fronte ad un porto di mare dove la classe dirigente stabilisce le regole e i criteri di selezione in modo autonomo e a proprio piacimento. Anzi a piacimento dei “protetti”.
Il vero problema della Cittadella sono proprio loro, questi burocrati arrivisti, zerbini dei politici di turno, sempre e comunque in cerca di una posizione dominante e disponibili a qualsiasi accomodamento. Per carità, non bisogna generalizzare, non tutti sono disponibili a manfrine.
Ha ragione da vendere un certo Nicola Gratteri quando dice che «prima ancora della politica e della ’ndrangheta, il problema della Calabria sono i quadri della pubblica amministrazione».
Secondo Gratteri, sono impiegati e dirigenti pubblici a causare l’inefficienza della pubblica amministrazione, mentre i politici eletti sono solo figure “deboli” e “senza preparazione”. «Ci sono direttori generali – dice Gratteri – che da vent’anni sono nello stesso posto, e da incensurati gestiscono la cosa pubblica con metodo mafioso».
Affermazioni che non sembrano trovare smentite, anzi sono confermate dai fatti e dai comportamenti e se i nostri politici non avessero la faccia come il culo si sarebbero già attivati da un po di tempo. E non parlo solo dei consiglieri di maggioranza, ma anche di quei nullafacenti consiglieri di minoranza.
Dato che non avevo niente da fare, in quanto disoccupato, sono andato a spulciare gli ultimi avvisi di selezione di alcuni dipartimenti della Regione Calabria e soprattutto di quel gran carrozzone di Azienda Calabria Lavoro, per confrontare i criteri utilizzati nell’assegnazione dei punteggi.
Rimango davvero allibito, non riesco a capacitarmi di fronte a tanta sfacciataggine e arroganza.
Come è possibile che avvisi di selezioni dello stesso dipartimento Programmazione attribuiscano punteggi diversi ai voti di laurea, ai dottorati, ai master e ai diplomi di specializzazione?
E poi, vergogna della vergogna, come è possibile che nel bando dei PLL i punteggi per i voti di laurea siano cosi discriminanti? Addirittura si passa da 9 punti per il 110/110 a 15 punti per la lode. Parliamo di un bando di selezione confezionato dal Dipartimento “Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali”.
Ricordo a tutti che questo è un bando di “ripiego”, confezionato dopo la sospensione in autotutela (e dopo aver da più parti denunciato la poca trasparenza) della selezione per il conferimento di incarichi di consulenza a supporto di iniziative di autoimprenditorialità nell’ambito del progetto “Garanzia Giovani” in Calabria con gli stessi obiettivi ma con punteggi davvero differenti (voto laurea 110/110 con lode punti 5).
Come diceva Giulio, a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Evidentemente ci sono pupilli senza esperienza ma con tanto di 110 e lode, di master e dottorati pagati da papà… e in alcuni casi nemmeno attinenti al bando…però tutto fa brodo e nessuno li controlla. Per non parlare poi dei colloqui, una farsa. Guarda caso è cambiato poco o niente nella graduatoria finale rispetto alla graduatoria degli ammessi al colloquio, se non per il fatto che qualcuno non si è presentato al colloquio. E in tutto ciò il Deus ex machina, l’onnipotente commissario di Azienda Calabria Lavoro, nonché Dirigente Generale delle infrastrutture, Rup dei Piani Integrati di Sviluppo Locale (PISL), Rup della Metro di Cosenza… e chi più ne ha più ne metta, che fa? Boh!!! Anzi, fa..fa!!!
Chiaramente l’emerito Presidente è in altre faccende affaccendato. Magari si incatena, fa lo sciopero della fame, (cosi beccherebbe due piccioni con una fava: protesta eclatante e dieta dimagrante), per una causa probabilmente giusta, quale è l’inconsistente e disastroso commissariamento della Sanità regionale. Però Presidente anche la dilagante disoccupazione è altrettanto importante, così come lo è la trasparenza della pubblica amministrazione.
E dunque, egregio Presidente, non le sembra che bisogna davvero cambiare rotta, non e’ il caso di intervenire?
È possibile che non esistano dei criteri univoci per definire le griglie di valutazione e per attribuire i punteggi?
È mai possibile che valga sempre la regola della definizione dei punteggi ad personam?
Non le sembra inconcepibile che tanti soggetti abbiano 2-3 incarichi e altri padri di famiglia siano a spasso?
È mai pensabile che sempre e soltanto gli stessi personaggi posseggano tutti questi titoli/attestati/master polivalenti e dunque, validi per ogni tipologia di selezione e attività da svolgere? Lo vogliamo fare un controllo serio, anche perché chi dichiara il falso è penalmente perseguibile. Dunque chi dichiara un falso deve essere estromesso dalla graduatoria, non basta togliere il relativo punteggio. Magari abbiamo già la possibilità di attivarci con riferimento alla graduatoria dei PLL.
È cosi difficile inserire, nei bandi di selezione, una clausoletta che stabilisce che chi è già titolare di un contratto con la Regione o con una azienda in House, non può partecipare a meno che prima della stipula del nuovo contratto, presenta le preventive dimissioni dal contratto in essere. Facile no?
È mai possibile che questi pluri-contrattualizzati riescano a garantire la loro attività lavorativa se in ciascun contratto è richiesta la presenza dell’esperto per un certo numero di ore/ giorno? (in alcuni contratti già in essere sono previste 7,20 ore per aver riconosciuto una giornata lavorativa).
Allo stato attuale alcuni esperti hanno contratti contemporaneamente con i Pisl (prorogati al 30.06.2018), con l’osservatorio del turismo, con l’ambiente e con i Piani Locali di Lavoro (in quest’ultimo caso basta vedere la graduatoria finale profili B e C). Inaccettabile, ingiustificabile, inqualificabile.
Il bando sull’osservatorio del turismo poi, meriterebbe un articolo a parte, tanto è stato il clamore e soprattutto la “sfacciataggine dirigenziale”. Mi viene in mente una frase del mitico Antonio Albanese, alias Alex Drastico, quando dice che “ho comprato lo stereo e gli ho fatto costruire la macchina attorno”. Un bando per i cugini, i nipoti, i parenti ecc,… guarda caso tutti senza i necessari requisiti, smascherati da persone che per fortuna hanno ancora gli attributi per denunciare simili imbrogli. Addirittura era stato fatto il decreto di nomina dei “senza requisiti” dopo aver fatto dei controlli curriculari seri!!!!!
Basta andare sul sito e si possono scaricare i contratti. Ci sono esperti che ormai fanno parte dell’arredamento regionale, anzi sono considerati “mobili antichi”, anche se in una struttura moderna.
Egregio Presidente, lei è chiaramente libero di determinarsi come meglio crede, di dare anche poca o nessuna importanza alla questione, però ricordi che è stato eletto a furor di popolo anche perché ha fatto della trasparenza della cosa pubblica il cavallo di battaglia elettorale….Quella trasparenza, meritocrazia, che in ogni suo intervento non manca mai di essere nominata, che purtroppo aimè latita ancora a distanza di quasi tre anni.
“Batti le mani, schiocca le dita, prima o poi la procura la farà finita” !!!
Lettera firmata