Rende, arriva Clelia Badolato: la manda Simona, chiacchiera e distintivo. E la Lega si dissocia…

Bisognerebbe chiamare Matteo Salvini, quello che ogni giorno spende parole contro la ‘ndrangheta, e dirgli che da ieri a Rende, comune virtualmente già sciolto per mafia, con un sindaco e un vicesindaco sospesi e con un assessore anziano facente funzioni indagato, c’è un assessore della Lega.

Si chiama Clelia Badolato ed è stata nominata in quota Simona Loizzo. Diranno probabilmente che non è tesserata ma Clelia è espressione di Simona, anche perché fa parte – fino a prova contraria – della sua stessa “squadra” in Parlamento.

L’ennesimo suicidio politico di una parlamentare che si candida ad essere la barzelletta della Calabria.

Una vera e propria raccoglitrice di rifiuti politici. Clelia Badolato viene dal centrosinistra, come tutta la nobile (!) struttura che fa capo a Loizzo: Roberto Bartolomeo, Gianluca Greco, Pino Carotenuto, Salvatore Magnelli. Solo per fare qualche nome. Ma non è per niente estranea al centrodestra, in perfetto stile bipartisan, dal momento che è maritata con tale Ambrogio Mascherpa, commissario Aterp per anni sia in quota Cinghiale, pardon Gentile… E sia in quota Palla Palla, pardon Oliverio, così siamo a posto…

Simona Loizzo, insomma, prova a legittimare un mafioso conclamato come Marcello Mazzetta, la cui “casa” politica è ridotta giustamente e tardivamente in macerie. Inserendo una donna che non ha mai brillato di luce propria, che ha cambiato padrone a ogni soffio di vento e che serve solo a gettare fumo negli occhi. Ammiccando a un “salvataggio” decisamente impossibile. Stanno realizzando davvero la città unica: quella del trasformismo mafioso. Ma gli elettori non sono fessi…

Ci vuole tutta la spregiudicatezza di Simona e del piccolo Dottor Sottile che la manovra per imbarcarsi in un’avventura assurda come questa. Andare in soccorso di Marcello Manna, che non è solo un mafioso ma anche un uomo politicamente finito, non ha davvero nessun senso.

Simona Cariglia, però, ha una grammatica particolare. Conosce solo il linguaggio della paura e la pretesa di piacere a tutti. Se volete farvela amica, atttaccatela…

Non a caso il centrodestra non la considera più di tanto. Una meteora. Che oggi crea imbarazzo a Salvini e Saccomanno. Che tenteranno di dire che la Lega non c’entra nulla. In realtà un po’ hanno ragione: non c’è un’idea politica espressa dalla signora Loizzo che sia leghista. Solo l’improvvisazione quotidiana, le promesse, e poi un bel calderone da partito socialdemocratico. Un ammasso di cianfrusaglie politiche da nausea. Tutte vicino a lei. La signora chiacchiera. E distintivo, ovviamente…