Sono ormai 9 anni che gli esponenti dell’attuale amministrazione comunale di Rende sfuggono al civile confronto democratico sulle tante questioni che interessano la cittadinanza e che essi non sono in grado di affrontare e risolvere.
Alle nostre puntuali prese di posizione sempre ricche di percorribili proposte, si risponde puntualmente da parte di un sedicente laboratorio con fantasiose elucubrazioni e con offese, provocazioni e velate minacce, avanzate direttamente, o tramite fantomatiche sigle, con il vano tentativo di intimidirci.
Anche sulla vicenda riguardante l’attuale sindaco i nostri rappresentanti in consiglio comunale, insieme agli altri consiglieri di opposizione, sono intervenuti con assoluto rispetto per le persone e per i diritti ad esse garantiti dalla Costituzione, sollevando però, una evidente questione di sensibilità istituzionale e di responsabilità verso i cittadini.
Ciò ribadito ci preme sottolineare che non abbiamo alcuna intenzione di farci trascinare in diatribe di bassissimo livello poste in essere dal sedicente laboratorio che vuole sollevare una cortina fumogena per nascondere una triste realtà e le forti perplessità, sia politiche che istituzionali, sulla linearità del decreto di nomina del vicesindaco firmato il 22 aprile ultimo scorso e protocollato il 1° settembre, dopo cinque mesi e dopo numerose riunioni del consiglio comunale al quale la predetta nomina andava comunicata nella prima seduta utile, così come tempestivamente andava comunicata a S.E. il Prefetto di Cosenza.
Questa vicenda dovrebbe stimolare anche la sensibilità politica dal Partito Democratico poiché prefigura, tra le altre cose, una pesante violazione dello Statuto e del Codice Etico del partito.
Federazione Riformista di Rende