Rende, Ic Quattromiglia: una delegazione di genitori ricevuta al Comune

UN GRIDO D’AIUTO

“Il caso Rippa”

La dirigente dell’Istituto Comprensivo di Rende Quattromiglia continua a far discutere: la sua condotta viene ormai vissuta come un vero e proprio calvario da docenti, genitori e studenti.

Lo scorso 4 luglio, alle ore 10.30, una delegazione di genitori è stata ricevuta dall’amministrazione comunale di Rende. Il gruppo rappresentava numerosi cittadini già mobilitati da tempo, uniti in un’azione collettiva che ha portato alla raccolta di firme e alla presentazione di una denuncia, sottoscritta e depositata presso le autorità competenti, per segnalare il clima ormai insostenibile che si vive all’interno dell’Istituto. L’incontro, richiesto con urgenza, ha rappresentato l’espressione concreta di un disagio crescente e dell’ennesimo grido d’aiuto di fronte a una direzione percepita come disorganizzata, punitiva e non più sostenibile.

Nel corso della riunione, durata circa due ore, i genitori hanno tracciato un quadro ancora più critico rispetto a quanto già denunciato nelle settimane precedenti. Il mancato intervento risolutivo da parte degli organi competenti – o, peggio, l’alternarsi di azioni inefficaci – sembra aver autorizzato la Dirigente dell’IC di Rende Quattromiglia a operare senza alcun freno, alimentando tensioni e malcontento.

Docenti – apprezzati da anni per competenza, rigore e sensibilità educativa – sono stati raggiunti da contestazioni d’addebito che, secondo sindacati e legali, appaiono fondate su motivazioni pretestuose e procedimenti quantomeno discutibili. A pagarne le conseguenze è la serenità di chi, anziché affrontare con slancio un nuovo anno scolastico, si ritrova demotivato e mortificato.

Sempre più insegnanti, esasperati da una gestione ritenuta repressiva e autoritaria, stanno valutando – con profondo rammarico – la possibilità di chiedere l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione in altri istituti. Il rischio concreto è che l’Istituto perda alcune delle sue risorse migliori.

“Il tempo stringe” – denunciano i genitori – “e non vogliamo perdere quegli insegnanti per cui abbiamo scelto questa scuola. Ci appelliamo al Sindaco: intervenga con urgenza.”

Nel corso del confronto, anche i sindacati hanno espresso forte preoccupazione. La prof.ssa Vanda Salerno, rappresentante del sindacato Gilda, ha dichiarato:
“Siamo di fronte a una conduzione approssimativa e sbilanciata: severa con chi dimostra passione, competenza e spirito d’iniziativa, ma eccessivamente tollerante verso atteggiamenti remissivi e passivi. Una condotta che contrasta apertamente con i principi fondamentali del buon senso, dell’equità e della buona amministrazione educativa.”

Numerose criticità sono emerse, a conferma di un malessere diffuso e profondo. Tra queste, anche quella relativa alla gestione degli esami di Stato 2024/2025: secondo i genitori, le pagelle sono state pubblicate dopo i voti finali, rendendo di fatto impossibile l’esercizio del diritto di eventuali contestazioni da parte delle famiglie.

“È stato un anno segnato da illazioni, tensioni, continui attacchi: un clima scolastico caotico, instabile, dove chi si spende per la scuola viene penalizzato, mentre si premia chi resta in silenzio” – denunciano i genitori – “un tempo, questo Istituto era un fiore all’occhiello della città di Rende, anche grazie alla voce viva dei suoi insegnanti. Ora quelle voci rischiano di spegnersi o di andarsene.”

Il messaggio rivolto al Primo Cittadino è chiaro e urgente:
Senza un intervento immediato, rischiamo di perdere insegnanti di valore e saremo costretti a richiedere il nullaosta per trasferire i nostri figli in altri istituti.
La drastica riduzione delle iscrizioni nel biennio evidenzia una gestione poco inclusiva e lungimirante. Si profila all’orizzonte un accorpamento immeritato e il progressivo declino di un Istituto che, per anni, è stato un punto di riferimento per la qualità dell’insegnamento e la soddisfazione delle famiglie — un Istituto che Lei stesso ha sostenuto con convinzione e orgoglio.

Un gruppo di genitori e cittadini