Una nuova consiliatura per la città di Rende è stata ufficialmente inaugurata con la prima seduta del Consiglio comunale sotto la sindacatura di Sandro Principe, che così ritorna in sella in prima persona dopo quasi vent’anni. L’evento, aperto dalle note della banda musicale cittadina, ha visto un’atmosfera solenne ma anche di rinnovato entusiasmo. Alle 18:10, Andrea Cuzzocrea, in qualità di consigliere anziano e presidente del Consiglio per questa prima sessione (ruolo che poi cederà a Francesco Adamo), ha dichiarato aperti i lavori. Dopo i rituali di presentazione, saluti e l’esecuzione dell’inno nazionale e dell’Inno alla Gioia (inno europeo), la seduta ha preso il via, con un saluto speciale a Doris Lo Moro, presente in sala.
Un messaggio di collaborazione e rispetto istituzionale
Il primo messaggio di Andrea Cuzzocrea è stato un chiaro invito alla minoranza, a cui ha chiesto “confronto e concertazione, per un lavoro proficuo per tutta la comunità rendese”. Successivamente, si è passati al primo punto all’ordine del giorno: l’esame delle condizioni di candidabilità ed eleggibilità degli eletti. Il segretario comunale Ciriaco Vitalia ha dato lettura del testo, e la delibera è stata approvata all’unanimità, segnando un inizio all’insegna della concordia.
Il giuramento di Sandro Principe: emozione e visione costituzionale
Il momento culminante della serata è stato il giuramento del sindaco sulla Costituzione italiana. Con non poca commozione, Sandro Principe ha rivolto un saluto commosso alla cittadinanza, ringraziando sia chi ha riposto fiducia nella sua persona sia tutti coloro che, partecipando al confronto democratico, hanno dimostrato attaccamento alle istituzioni, lanciando “un messaggio in un Paese dove le percentuali dei votanti diventano sempre più esigue”. Principe ha poi dedicato un lungo passaggio alla Carta Costituzionale, definendola “un vero e proprio programma di cui tenere conto”. Ha posto l’accento sull’articolo 3, che statuisce il principio di uguaglianza, citando Tocqueville e la sua “esigenza insopprimibile”. Il sindaco ha ribadito che il Comune, quale ente con competenze costituzionali, deve farsi carico di questo principio, soprattutto per tutelare le fasce più deboli della popolazione. “La carità cattolica, in politica si chiama solidarietà,” ha affermato Principe, citando Nenni e auspicando case, ospedali e scuole efficienti per tutti.
Rilancio economico e coesione sociale: il “socialismo liberale” di Rende
Il sindaco ha sottolineato la necessità di affrontare la questione sociale, affermando che “il socialismo è far fare passi in avanti a chi è rimasto indietro, e noi a Rende lo abbiamo sempre fatto con il socialismo liberale, tra battaglie di libertà e giustizia sociale.” Da convinto rosselliano, Principe ha rimarcato che “la ricchezza si può redistribuire solo se si produce,” sottolineando l’importanza di sostenere l’impresa con una programmazione mirata. Rende, con la sua area industriale e l’università, si presta particolarmente a questo rilancio. “Se riusciremo a rilanciarla la renderemo un motore per la provincia e l’intera regione,” ha dichiarato Principe, enfatizzando che “negli ultimi tempi è mancato il sentimento di comunità; vinceremo le nostre sfide se torneremo ad essere comunità e ad avere la comunità nel cuore.”
Verso un futuro di collaborazione: “Il sindaco di tutti”
Concludendo il suo intervento, interrotto da un lungo applauso, Principe ha affermato di non avere più “ambizioni personali come in passato,” ma di aver “raccolto un grido d’allarme” ed essere “pronto a dare un contributo perché Rende torni a essere un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno.” Il suo impegno è chiaro: “Voglio essere il sindaco di tutti, non quello della maggioranza, parlerò anche coi consiglieri di centrodestra per affrontare e risolvere i problemi in modo oggettivo.” Solo dopo l’intervento del sindaco si è passato al terzo punto all’ordine del giorno: l’elezione del presidente del Consiglio comunale e dei due vicepresidenti. Come previsto, è stato eletto Francesco Adamo (con 2 schede nulle e 3 bianche), e i due vicepresidenti saranno La Deda per la maggioranza e Galassi per la minoranza. L’attività consiliare entrerà nel vivo all’inizio di luglio. Fonte: Calabria7









