Rende, la peggiore pagina di trasformismo della storia della città

Franchino De Rango

COMUNICATO STAMPA
RENDE:31.7.2017. LA PEGGIORE PAGINA DI TRASFORMISMO DELLA STORIA DELLA NOSTRA CITTÀ

L’inconsistenza politico-istituzionale della sindacatura Manna era stata già certificata dalle cosiddette “tre fasi”, l’ultima delle quali a breve porterà ad un’altra crisi, vista la palese incompatibilità dell’architetto Costabile nel ruolo di assessore, che non rispecchia tra l’altro il minimo senso etico della distinzione professionale tra controllori e controllati.

Problema che poco fa è stato sollevato anche da amici architetti, uno dei quali nei prossimi giorni prenderà posizione pubblica in questa direzione.

Nello stesso tempo molti cittadini mi stanno contattando sulla posta privata dichiarandosi “schifati” di avere sostenuto alle ultime elezioni amministrative l’attuale primo cittadino, con il discorso allargato agli altri esponenti del PD che ormai fungono da stampelle istituzionali dell’ultim’ora, vedi presa di posizione del dott. Pasquale Verre addirittura candidatosi come sindaco in contrapposizione a Manna per lo schieramento di centrosinistra.

Anche il suo cavallo di battaglia elettorale, quello della difesa ad oltranza della storia del riformismo principiano e dei valori della rendesità è finito come d’incanto nel dimenticatoio, a testimonianza di quel principio hobbesiano secondo cui “l’uomo è lupo per l’altro uomo”. Ma dalle nostre latitudini etica e politica viaggiano su due piani distinti e separati,per cui la pratica delle dimissioni non viene minimamente attuata.

Mai come oggi ritengo la scelta di candidarmi a sindaco di Rende con due anni d’anticipo giusta, lungimirante ed opportuna sotto tutti i punti di vista. Ma la nostra coalizione civica, riformista e sociale non darà spazio a riciclati di vecchio e nuovo conio ed avrà come bussola di orientamento i valori precipui del socialismo laico e solidale, che ho ereditato da mio padre Giovanni e che ho applicato sul campo per tanti anni su questo territorio collaborando con un maestro della politica del fare come Sandro Principe. Senza tatticismi,trasversalismi ed affarismi di alcun tipo, che non appartengono al mio quotidiano modus operandi. Con un obiettivo finale ambizioso e stimolante, quello di cacciare i “mercanti fuori dal tempio”.

Sergio Tursi Prato