Rende, la “top 7” dei papponi evasori fiscali: vince Salvatore il parrucchiere, “piazzati” il solito Ziccarelli, Franchino De Rango e Marchiotti

Dalla relazione del prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella che spiega per filo e per segno le motivazioni che hanno portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Rende emergono anche altre sconcertanti vicende riguardanti le esposizioni debitorie di alcuni personaggi. Nella relazione i nomi sono coperti da omissis ma non ci vuole uno “scienziato” per capire chi sono. 

“… La Commissione di accesso – scrive il prefetto – ha acquisito ulteriore relazione dal dirigente del Settore Risorse Finanziarie e Tecnologiche del Comune di Rende, relativamente allo stato della riscossione dei tributi comunali.
Nella relazione tecnica rassegnata è attestata, per un Comune che è in costanza di procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, una situazione relativa alla riscossione coattiva delle entrate tributarie con un’imponente massa residua. pari ad euro 42.667.606.67.
A fronte di ciò, è stato possibile verificare quale lassismo o azione contraria agli interessi patrimoniali dell’Ente abbia caratterizzato le scelte politiche e gestionali dei relativi responsabili.
Non stupisce, di conseguenza, quanto emerge da altra relazione rassegnata alla Commissione d’accesso: quella curata dal Segretario Generale dell’Ente relativamente a pendenze tributarie a carico sia di taluni attuali amministratori sia di ex amministratori dell’Ente, per un totale di ben 19.

Di particolare rilievo quelle dell’assessore in carica, Domenico Ziccarelli, debitore per un importo pari a € 27.633,00 relativo a ICI, IMU, TARSU e TARI.

Di dimensioni ancor più clamorose il debito attribuito a Salvatore Esposito (detto il parrucchiere, ndr), consigliere comunale in carica, per un importo pari a € 60.412,00 relativo a IMU degli anni 2016, 2017, 2019, 2020, 2021, TARI degli anni 2013, 2014, 2019, 2020, 2021, Imposta Comunale sulla Pubblicità (ICP) degli anni 2016 e 2018/2019 e CUP degli anni 2020 e 2021.

Altro consigliere comunale in carica con significativa esposizione debitoria è Fabio Marchiotti, per un importo pari a € 12.825,00 relativo a IMU degli anni 2015, 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021.

Quindi altro assessore e sindaco f.f. durante il periodo di interdizione del sindaco, Franchino De Rango, debitore per un importo pari a € 3.164,00 relativo a IMU degli anni 2017, 2018 e 2019.

BONANNO Francesco detto Luciano (consigliere comunale in carica), debitore per un importo residuo da pagare pari a € 3.946,00 relativo a IMU degli anni 2016, 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021];

MONACO Enrico Francesco (consigliere comunale in carica, peraltro di… opposizione!) debitore per un importo pari a a € 2.660,00 relativo a IMU degli anni 2017, 2018, 2019, 2020, 2021 nonché TARI anno 2021;

Pino Munno, il pistolero

E ancora Pino Munno, già consigliere comunale e, da ultimo, assessore dimissionario, debitore per un importo pari a € 1.362,00 relativo a IMU.

A fronte di ciò, lo stesso Segretario Generale relazionante dichiara che, sino alla richiesta della Commissione d’indagine “..non si era a conoscenza della sussistenza di cause di inconferibilità ed incompatibilità di consiglieri ed assessori “: di conseguenza, non era mai stata impiantata la inevitabile, conseguente procedura per la contestazione della condizione di incompatibilità con le cariche pubbliche rivestite…”.