Buongiorno cittadini rendesi, anche in tempi di Coronavirus, non si arena lo sperpero e la speculazione perpetrata dal sindaco e dalla sua Giunta. Oggi pubblichiamo la segnalazione pervenuta in redazione dove si racconta l’ennesimo spreco di denaro pubblico alla faccia dei cittadini bisognosi.
Fonte: Libera Rende
Libera Lettera
Imprese danneggiate, commercianti esasperati, sanità al collasso, famiglie in crisi, ma l’amministrazione comunale di Rende, come per magia, nel bel mezzo di una pandemia, riesce a trovare una soluzione a tutto.
Sì, perché la politica è senso democratico e ha bisogno di fatti reali per potersi compiere, non di proclami social. È concretezza degli atti, è fatti concreti, è dar voce ai cittadini per costruire e crescere come comunità. Peccato, però, che a crescere sia soltanto l’ammontare di cifre esorbitanti concesse esclusivamente ai “maggiordomi di palazzo” che si servono proprio di quella tanto bistrattata piattaforma social per intascare ben 66.000 euro.
Pare, infatti, che sia solo questo il ruolo attribuito all’agenzia di comunicazione e marketing Quartopiano srls che percepisce questa “irrisoria” cifretta, quello di pubblicare semplici avvisi quotidiani sulla pagina Facebook del Comune. Un’operazione oltretutto superflua, dato che la gestione del sito internet del Comune è già affidata ai dipendenti pubblici che non percepiscono di certo guadagni esorbitanti extra! È oltremodo stucchevole, vista la situazione emergenziale che stiamo vivendo, la capacità di esibire con sfrontatezza, sotto gli occhi di tutti, gli importi periodici versati alla sopraccitata agenzia, pur conoscendone la futile mansione.
Dunque in questo periodo di estrema difficoltà, dove certamente le esigenze della cittadinanza sono ben altre, a cosa serve regalare 66.000 euro per non fare nulla?
La cittadinanza non è disattenta, non è indifferente, e chiede che venga dimostrato, attraverso mezzi opportuni e prove concrete, per quali azioni volte al bene comune sia stato speso questo denaro. Non è tempo di lasciare spazio al miserevole nulla nelle agorà virtuali. È tempo di agire per il bene della collettività, e in fretta.
Lettera Firmata