Rende, la truffa del “piano energetico” affidata al portaborse di Mazzetta e a una società del Nord

Uno dei business della banda di Marcello Mazzetta a Rende è il “piano energetico”, che muove milioni di euro e che è stato già pianificato secondo un preciso disegno. Tempo fa hanno provato a tirare fuori qualche altarino i consiglieri comunali di opposizione del gruppo Federazione Riformista di Rende ma senza successo.

“A fronte delle nostre critiche ragionate e motivate – scrivono in una nota -, gli esponenti della maggioranza manniana sono capaci soltanto di cambiare registro, come un pessimo giocatore di tressette che, quando si gioca a coppa, risponde a denaro. Noi non abbiamo messo mai in discussione l’esigenza di procedere all’efficientamento energetico. Abbiamo posto, però, delle domande precise alle quali non è stata data alcuna risposta. La prima domanda ha riguardato la richiesta di conoscere le ragioni per cui non si è scelta altra strada per procedere all’efficientamento energetico, dal momento che, procedendo in modo diverso rispetto all’iniziativa della giunta Manna-De Rango, il Comune avrebbe ugualmente raggiunto l’obiettivo dell’efficientamento energetico mantenendo, nel contempo, la disponibilità dei sette milioni di euro dell’Agenda Urbana, da utilizzare per altre necessità del territorio. Strategia che noi più volte abbiamo proposto in sede istituzionale».

Cosa c’è dietro la decisione di Manna? I consiglieri – ormai decaduti dopo lo scioglimento del Consiglio per infiltrazioni mafiose – non lo dicono ma non possono non sapere che il deus ex machina di questa operazione è il consigliere Marco Greco, che è anche portaborse di Manna, il quale in qualità di ingegnere non solo ha eseguito la progettazione tramite il suo studio tecnico ma si dividerà il bottino con Marcello Mazzetta tramite la concessione di efficientamento energetico da assegnare a una società del Nord. Tutto già pianificato, a Rende lo sanno tutti. E Marco Greco, più scaltro, si muove defilato.

Il resto della nota dei consiglieri di opposizione (ai quali evidentemente non erano ancora spuntate le… palle per denunciare lo scaltro portaborse di Mazzetta, come minimo vicino al clan Patitucci) vola alto per trattare del tema energia e dell’inefficienza della “politica” di Manna. Ma tutti sanno che Manna non ha mai fatto “politica”…

«La seconda domanda che abbiamo posto – affermano i consiglieri comunali d’opposizione – e la conseguente critica, è che all’efficientamento energetico non si è proceduto quale elemento di una più ampia strategia per l’innovazione del settore dell’energia; più ampia strategia consentita, certamente, dalle opportunità offerte dall’Europa, che per essere ben utilizzate avrebbero avuto bisogno di amministratori con una visione di dove si vuole portare in futuro questa città. Visione che Manna e i suoi consiglieri comunali hanno dimostrato, in dieci anni, di non avere. L’Agenda Urbana, per come noto, fa parte del POR 2014/2020. Segnaliamo che ci troviamo a fine marzo del 2023 ed ancora l’Amministrazione ed il settore burocratico, che gestisce i fondi, continuano ancora ad affidare incarichi professionali e ad approvare progetti, quando mancano pochi mesi per la chiusura delle procedure».