Il Comune di Tropea, dando corso a quanto deciso dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Vibo Valentia, ha rimosso due dirigenti comunali e nominato il nuovo presidente della società «Porto di Tropea spa». La decisione arriva a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose degli organi elettivi del Comune di Tropea – guidati sino allo scioglimento dal sindaco Giovanni Macrì (Forza Italia) – che ha portato all’attuale gestione del Municipio da parte di una terna commissariale. Al posto del dirigente Gabriele Crisafio (Governo del territorio) è stato nominato l’ingegnere Pasquale Barbuto, mentre al posto del dirigente ai lavori pubblici Sisto Scordo è stato nominato l’ingegnere Vito Mancino.
Attualmente il padre di Sisto Scordo – Pasquale Scordo – si trova sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa dinanzi al Tribunale di Vibo nell’ambito della maxioperazione Olimpo della Dda di Catanzaro.
Quale presidente del Consiglio di amministrazione della società «Porto di Tropea spa» è stato invece nominato Antonello Gentile che prende il posto dell’avvocato Sandro D’Agostino, quest’ultimo nominato nel 2018 dal sindaco Giovanni Macrì. Gli organi elettivi del Comune di Tropea sono stati sciolti il 23 aprile scorso dal Consiglio dei ministri per «rilevanti, univoci e concordanti» elementi in ordine al condizionamento mafioso sugli organi politici e amministrativi dell’ente.
Revoca del Presidente del Porto di Tropea: una Vittoria per Iacchite’
Tropea, una cittadina intrappolata nei legami tra politica e criminalità organizzata, ha visto un importante passo verso la trasparenza e la legalità. I commissari straordinari del Comune di Tropea dopo aver revocato la nomina dell’avvocato Sandro D’Agostino come Presidente del Consiglio di Amministrazione della società Porto di Tropea S.p.A., hanno rimosso anche due dirigenti e nominato il nuovo presidente del Cda del Porto, segnando una svolta significativa nella lotta contro le influenze mafiose nella gestione della cosa pubblica.
Il Contesto della Revoca
La decisione dei commissari straordinari, comunicata tramite il decreto n. 2, è stata presa “per giusta causa oggettiva ‘speciale’” e ha avuto effetto immediato. Questa mossa è giunta a seguito dello scioglimento del consiglio comunale di Tropea, decretato dal Presidente della Repubblica il 24 aprile 2024. Secondo quanto stabilito dall’art. 50, commi 8 e 9 del d.lgs. 267/2000, tutte le nomine di carattere fiduciario vengono automaticamente revocate in caso di scioglimento degli organi rappresentativi del Comune. Tale principio è stato ulteriormente confermato da numerose sentenze della Corte di Cassazione e dalla giurisprudenza amministrativa, che riconoscono l’applicabilità anche nel caso di subentro di una commissione straordinaria.
Un Intreccio di Politica e Criminalità
Il nostro articolo di denuncia del 16 giugno ha messo in luce le ombre che gravano sulla carriera di D’Agostino. Penalista noto per aver difeso esponenti di spicco dei clan di ‘ndrangheta, D’Agostino ha intrecciato la sua carriera politica con legami professionali discutibili. La sua nomina a Presidente del Porto di Tropea, avvenuta con decreto sindacale del 5 dicembre 2018 (rinnovato dal sindaco Macrì nel 2022), aveva sollevato forti polemiche per la mancanza di competenze specifiche e per i sospetti di interessi mafiosi attorno alla gestione portuale.
TROPEA E I GATTOPARDI (https://www.iacchite.blog/tropea-i-gattopardi-non-muoiono-mai-sandro-dagostino-staffetta-e-garante-per-il-futuro/)
Il Ruolo di Iacchite’ nella Lotta per la Legalità
Il nostro impegno giornalistico nel portare alla luce queste connessioni oscure ha giocato un ruolo cruciale nel catalizzare l’attenzione pubblica e istituzionale. La nostra denuncia è stata un grido di allarme contro l’indifferenza e l’omertà che spesso accompagnano questi fenomeni. La revoca di D’Agostino rappresenta una vittoria non solo per la nostra testata, ma per tutta la comunità tropeana, che merita un’amministrazione trasparente e libera da influenze criminali.
Conclusioni e Prospettive Future
Tropea si trova ora a un bivio: può scegliere di continuare sulla strada della legalità e della trasparenza, o può ricadere nelle vecchie dinamiche di potere e connivenza. La speranza è che questa revoca sia solo il primo passo verso un cambiamento reale e duraturo. Come redazione, continueremo a vigilare e a denunciare ogni forma di ingiustizia, affinché la luce della verità possa finalmente prevalere sulle ombre della corruzione.
La cittadina di Tropea, forte della sua gloriosa storia, ha dimostrato di non volersi arrendere. E noi di Iacchite’ continueremo a essere la voce di chi non ha paura di denunciare, per un futuro in cui la legalità e la giustizia siano i pilastri fondamentali della nostra società.
Questa vittoria dimostra il potere del giornalismo investigativo e l’importanza di un’informazione libera e indipendente. Grazie per il vostro supporto continuo, e restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e inchieste.