Rimborsopoli, chiesto il processo per parlamentari e consiglieri regionali

La procura di Reggio Calabria vuole il processo per 26 fra politici e loro collaboratori, accusati a vario titolo di falso e peculato nell’ambito del procedimento Rimborsopoli, che a giugno dello scorso anno creò una sorta di terremoto politico alla Regione per la gestione privata e personale dei fondi pubblici destinati all’attività dei gruppi del consiglio regionale.

Il presidente della Regione Mario Oliverio raccolse le dimissioni dell’assessore esterno Nino De Gaetano ed escluse dalla giunta gli altri due assessori e consiglieri regionali Carlo Guccione ed Enzo Ciconte dando il via ad un rocambolesco rimpasto che ha proiettato al proscenio mezze figure funzionali alla cricca del PD.

Tra i big che rischiano il processo i deputati dem Ferdinando Aiello, Bruno Censore e Demetrio Battaglia e il senatore Giovanni Bilardi. E poi tutti i consiglieri regionali dell’epoca, tra i quali i cosentini Nicola Adamo (gli fu imposto il divieto di dimora), Carlo Guccione (dopo l’avviso di garanzia fu defenestrato dalla carica di assessore regionale al Lavoro), Mimmo Talarico, Sandro Principe, Mario Franchino, Mario Maiolo

Ora sono in 26 a rischiare il processo. Andrebbero a “fare compagnia” a Luigi Fedele e Nino De Gaetano, ex assessori regionali già a giudizio nel processo “Erga Omnes”, condotto dalla Procura di Reggio Calabria contro lo scandalo dei rimborsi elettorali.

A giugno dello scorso anno Luigi Fedele e Nino De Gaetano furono messi agli arresti domiciliari e sono già in dibattimento.

Ecco l’elenco dei politici per i quali è stato chiesto il processo.

Giovanni Nucera, Pasquale Maria Tripodi, Giovanni Franco, Alfonso Dattolo,

Giovanni Bilardi, Carmelo Trapani, Alfonsino Grillo, Ferdinando Aiello,

Giuseppe Bova, Nicola Adamo, Emilio De Masi, Domenico Talarico, Sandro Principe,

Demetrio Battaglia, Pietro Amato, Bruno Censore, Mario Franchino, Mario Maiolo,

Carlo Guccione, Antonio Scalzo, Francesco Sulla, Agazio Loiero, Diego Fedele,

Vincenzo Ciconte, Giovanni Raso e Candeloro Imbalzano.