Incredibile, ma vero. In queste ore, andando a cercare notizie sull’attività dell’ormai famoso “soggetto attuatore” per il rischio idrogeologico, ci siamo imbattuti in una deliberazione al limite del grottesco datata 26 settembre con la quale il solito Palla Palla ha rinominato nella carica l’ingegnere Carmelo Gallo detto Nello, che solo sei mesi fa – a marzo – aveva lasciato il posto dopo tre anni all’ingegnere Luigi Zinno (http://www.dissestocalabria.it/dati/moduli/249dc75fdab3e8c91d3515893b0b14d3627.pdf). In barba ad ogni pudore e ad ogni tipo di vergogna, questi signori continuano a fare il gioco delle tre carte sulla pelle della povera gente che in Calabria muore di pioggia.
Il soggetto attuatore è una figura tecnica individuata dal presidente della Regione che, a sua volta, è stato nominato Commissario per l’emergenza idrogeologica della Regione Calabria (commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico in Calabria, per la precisione), per accelerare la spesa sui fondi destinati al dissesto idrogeologico. Vale a dire alle opere necessarie per evitare tragedie come quella di una settimana fa nel Lametino. Quindi il presidente Palla Palla, al secolo Mario Oliverio, è anche commissario ma il capo della struttura tecnica è il soggetto attuatore, in questo caso nella figura dell’ingegnere Carmelo Gallo, che ha ricoperto il ruolo – senza mai fare nulla – dal 9 marzo 2015 al 14 marzo 2018 e che adesso, dal 26 settembre, ha ripreso il suo posto.Â
Riprenderà pertanto ad alleggerire le casse della Regione di quasi 10mila euro al mese (9mila 797 euro per la precisione), che diventano 120mila euro all’anno.
Ricordiamo che Nello Gallo da Cosenza è il “soggetto attuatore” unico in Italia, Ormai da oltre un anno, dopo la legge di riordino, in ogni angolo d’Italia i soggetti attuatori sono dipendenti regionali, assessori o dirigenti e con la nomina di Luigi Zinno si pensava che la Regione avesse voluto dare almeno una parvenza di legalità a questo carrozzone selvaggio e invece niente. Qui in Calabria a botte di 10.000 euro al mese si continua ad andare in barba alla legge e ci si chiede – ironicamente per carità – se Palla Palla è complice o il buon Gallo non glielo ha mai fatto sapere… altrimenti come si spiegano tutti ‘sti soldi che si è messo e che si metterà in tasca?
In tutto questo “tourbillon” di soggetti attuatori, il famoso Patto per lo Sviluppo della Calabria, che aveva destinato per la difesa del suolo un investimento di grande rilevanza, pari complessivamente a 317 Milioni di euro, di cui 233 Milioni di euro (per 140 interventi), a valere sulle risorse Fondo di Sviluppo e Coesione – FSC e 84 Milioni di euro (per 41 interventi), a valere sul POR (FESR – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), è desolatamente fermo. Si doveva trattare di un programma di larga scala, con impatto su tutto il territorio regionale e finalizzato a ridurre in misura significativa il livello di rischio, e invece niente. Voi siete a conoscenza dell’impiego di tutti questi soldi?
C’e’ un elenco di interventi fermo da giugno/luglio del 2017, la Calabria cade a pezzi e questi pensano solo e soltanto a fottersi i soldi con il soggetto attuatore.
Hanno solo perso tempo, parliamo di mesi e mesi, chiedendo ai comuni “li gestite voi? O facciamo noi?…”. Una tarantella irritante e fastidiosa per giustificare il nulla.
In Calabria tutti quei numeri dei fondi restano solo numeri da giocare al Superenalotto e non si sa neanche quali siano e a che stato sono gli interventi di messa in sicurezza del territorio che ad ogni pioggia se ne scende a mare.