E’ stato celebrato oggi il funerale di Denise Galatà, la ragazza di 18 anni morta tragicamente mentre faceva rafting nel fiume Lao. L’ultimo saluto a Denise nel suo paese natale di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, tra un’ondata di commozione e palloncini bianchi.
Erano le tre del pomeriggio quando la bara bianca di Denise Galatà è uscita dalla casetta di contrada Mundaca a Rizziconi per il suo ultimo viaggio. Ma già da ore, la piccola stradina che si fa largo tra le case di questo pezzetto di campagna calabrese, era piena di persone arrivate per il funerale della giovane morta durante mentre faceva rafting nel fiume Lao con i compagni della scuola Rechichi di Polistena.
Lo spiazzo davanti alla villetta della famiglia Galatà riesce a stento a trattenere la folla. Ci sono i compagni di scuola dietro il feretro: con le maglie bianche e i visi distrutti dal dolore, portano corone di rose in memoria di quella loro compagna strappata alla vita troppo presto. Molti piangono, qualcuno si abbraccia come per farsi coraggio, altri tengono la testa bassa. Il lungo corteo si fa largo tra i cittadini di questa contrada ancora incredula per quanto è accaduto.
Migliaia di persone per l’ultimo saluto a Denise.
Presenti alle esequie anche diversi sindaci del territorio, tra cui quelli di Rizziconi, Polistena, Cinquefrondi, Gioia Tauro, Taurianova, Oppido Mamertina, San Ferdinando, Galatro, Meliccucco, il gonfalone del Comune di Laino Borgo, decine di associazioni. E, soprattutto, centinaia di studenti del liceo “Giuseppe Rechichi” di Polistena, che hanno accompagnato il feretro vestiti di bianco. Dopo l’uscita della bara dalla casa paterna, il passaggio significativo e struggente dalla piccola chiesetta di contrada Manduca che la diciottenne frequentava assiduamente facendo anche parte del coro. Il lancio di palloncini bianchi, poi la lunga marcia verso l’Auditorium.
Il lutto cittadino, a Rizziconi ha ammantata ogni cosa, lasciando spazio solo alla tragedia che, in questi giorni, ha travolto l’intera comunità.

Un cartellone con una foto di Denise, posizionato fuori dalla Casa Famiglia Nazareth racconta la giovane studentessa del liceo Rechichi.
Parole toccanti, che tracciano i contorni di quella che è stata una vita spenta troppo in fretta.
“Cara Denise, la tua semplicità disarmante conquistava chiunque. Tutti noi, ti vogliamo ricordare con il tuo essere sempre pronta ad aiutare gli altri nel momento del bisogno. La tua grinta nel raggiungere gli obiettivi d la tua voglia di vivere questa vita, ti hanno contraddistinta, dimostrando la tua anima pura e rara. Sei sempre stata una forza della natura e siamo certi che tu lo sia stata fino alla fine. Adesso, ovunque tu sia, speriamo che ti arrivi il nostro amore e il nostro pensiero”.











