Oggi grazie alla potenza della rete riusciamo a raccontare un “fatto di Calabria”, una di quelle storie che sarebbe rimasta nelle mura immaginarie di una comunità se solo smartphone e internet non esistessero. La nostra insaziabile curiosità verso i fatti e gli ambienti della politica – anche se sarebbe meglio definirla antipolitica – è stata stimolata dal Presidente del nulla Roberto Occhiuto. Avevamo letto su qualche bacheca che il 22 maggio, Robertino – come ormai viene chiamato anche dai suoi compagni di merende – avrebbe tenuto un comizio a sostegno di Ferdinando Di Leo, candidato sindaco nel bellissimo borgo di Rocca Imperiale. La cosa ci ha incuriosito. Cosa avrebbe raccontato Occhiuto ai cittadini di Rocca Imperiale? Cittadini che – giusto o sbagliato che sia – si sentono molto lucano-pugliesi e poco calabresi. Basti pensare che, per andare in ospedale, da Rocca Imperiale bisogna raggiungere Policoro e questo grazie alla mancata riapertura dell’ospedale di Trebisacce. Praticamente ogni prestazione sanitaria, da quelle parti, è una prestazione interregionale per le casse della sanità calabrese di cui Occhiuto è commissario. Ci siamo chiesti: chissà se Occhiuto dirà che l’emigrazione sanitaria ci costa troppo e per questo quanto prima riaprirà l’ospedale di Trebisacce?
Ma nel frattempo, proprio a Rocca Imperiale, forse proprio in quelle ore, sta accadendo qualcosa di molto grave. Un imprenditore stanco decide di denunciare il candidato a sindaco del centrodestra Ferdinando Di Leo, che si impegna a chiudere una scuola appena realizzata entro 24 mesi per trasferire al suo posto la casa per anziani – Rsa – di cui è titolare l’imprenditore. Prima puntata di un triste racconto…
L’imprenditore viene pressato dal candidato a sindaco, che ovviamente chiede in cambio il suo sostegno elettorale e quello della sua famiglia e alla fine, stanco delle telefonate, si decide a informare dell’accaduto Marino Buongiorno, candidato della lista del sindaco uscente del centrosinistra Giuseppe Ranù.
Buongiorno, a questo punto, sollecitato dall’imprenditore, decide di rendere pubblica la conversazione telefonica tra i due, nel frattempo accuratamente registrata, e la fa ascoltare a tutto il paese nel corso di un comizio, oltre che portarla ai carabinieri naturalmente.
CLICCA QUI PER ASCOLTARE L’AUDIO (https://www.facebook.com/1152306175/videos/pcb.10228435952301172/951337776739647)
LA SCUOLA . . . È TUA! dice a un certo punto il candidato sindaco Di Leo all’imprenditore e l’affermazione è la fredda sintesi di un maldestro tentativo di corruzione elettorale pacchiano e grossolano.
Marino Buongiorno esclama che “Rocca non si piega” e afferma giustamente che “abbiamo l’obbligo morale di portare all’ attenzione della cittadinanza ciò che sta accadendo”. Va anche oltre e chiede ai candidati della lista di Di Leo di dissociarsi prima che sia troppo tardi. Ma non arriva nessuna dissociazione, anzi… In tutto questo, i media – anche quelli locali – non danno peso alla notizia.
“La scuola non si vende e non si regala – afferma il candidato sindaco Giuseppe Ranù inaugurando l’Istituto Comprensivo “FEDERICO II” di Rocca Imperiale Centro.-. La scuola non si baratta. La scuola non si scambia per sporchi giochi. I ragazzi al primo posto. I docenti al primo posto. I collaboratori scolastici al primo posto. Pronti ad ogni iniziativa per difendere il presidio scolastico. La scuola nel borgo non si chiude e non si vende. Andiamo avanti. E cita Victor Hugo: “Chi apre la porta di una scuola chiude una prigione”…
“Il re è nudo” afferma dal canto suo Buongiorno e ora, in attesa che le indagini facciano luce su quanto è accaduto, la parola passa ai cittadini, che dovranno decidere se votare il candidato sindaco che fa proposte indecenti o quello che agisce per il bene della comunità.
Bene, tutto questo viene denunciato pubblicamente appena qualche giorno dopo la gran “piazzata” del comizio di Occhiuto, che ovviamente nella sua gran cagata di discorso non ha fatto altro che magnificare le bellezze di Rocca Imperiale, persino il suo personale rapporto (sic!) con il borgo e naturalmente la grande abilità (doppio sic!) del candidato sindaco Di Leo, corrotto senza vergogna.
Il video inizia con l’arrivo di Occhiuto e le classiche decine e decine di cordiali e false strette di mano fino ad arrivare sul palco. Come abbiamo detto sarebbe dovuto essere il comizio del candidato Ferdinando Di Leo, invece l’aspirante sindaco parla solo dieci minuti. Nell’intervento non espone nessun programma per il paese ma decide solo di raccontare aneddoti sulla sua amicizia con Occhiuto, senza mancare ad imbarazzanti elogi sull’operato del presidente della Regione. Abbiamo visto e ascoltato tutto il comizio, sembrava che Di Leo fosse già il sindaco di Rocca Imperiale e che Occhiuto invece fosse l’uomo da votare… Come succede praticamente in tutti i comizi ai quali partecipa il re dei parassiti sociali delle Calabria.
Robertino introduce il suo intervento dicendo che con Rocca Imperiale ha vecchi rapporti che ha ereditato dall’umile lavoro del padre, che vendeva frutta e verdura. Dice di avere “… amici con i quali ho costruito un solido rapporto di amicizia. In ogni campagna elettorale io venivo e trovavo gli stessi amici che mi dimostravano affetto e amicizia…”.
Insomma, abbiamo capito che per Occhiuto il valore degli amici si vede in campagna elettorale. E poi inizia il Roberto Occhiuto Show, quasi trentacinque minuti di comizio sulla sua presunta buona amministrazione con parole biascicate e spesso incomprensibili e la solita cadenza da asino ragliante. Inascoltabile e anche inguardabile per dirla tutta…
Non stiamo qui a riportavi cos’ha detto, diciamo solo che Occhiuto ha dimestichezza con le bugie. Un vizio di famiglia, come la frutta e la verdura… Così come il fratello Mario, Roberto sarebbe capace di farti credere che esistono le banconote da mille euro e che proprio con quelle lui salderà il suo debito nei tuoi confronti.
Parla addirittura del Terzo Megalotto della “nuova” Statale 106 che non è farina del suo sacco, chiamandolo “macrolotto” più volte ed ignorando che i lavori iniziano da Roseto Capo Spulico e non da Rocca Imperiale. Dice però di aver trovato tre miliardi e mezzo di euro per migliorare altri tratti della Statale 106 ma non ci sono progetti, figuriamoci se vedremo cantieri prima di tre o cinque anni. Le solite cazzate…
Il Presidente del Nulla conclude chiedendo il voto per Di Leo… Ecco, ripartiamo proprio da qui perché a questo punto sono in molti ormai a sapere che cos’ha combinato il candidato sindaco che Occhiuto ha addirittura sponsorizzato sul palco del comizio davanti ai suoi concittadini.
Caro Robertino, adesso come la mettiamo? Un politico appena appena onesto dovrebbe prendere IMMEDIATAMENTE le distanze da un soggetto del genere. Che facciamo? Campagna elettorale ad un porco che ha tentato pacchianamente di corrompere un imprenditore ed è stato addirittura registrato e denunciato? Delle due l’una: o si dissocia oppure abbiamo tutto il diritto di pensare che sia complice e che la proposta indecente del suo candidato lecchino sia stata concepita insieme a lui… Noi non abbiamo nessuna speranza che Occhiuto difenda la legalità, specie se di mezzo c’è un suo lecchino e per dirla tutta pensiamo che il tentativo di corruzione sia anche farina del suo sacco ma siamo sicuri che i cittadini di Rocca Imperiale adesso sapranno bene chi votare e chi “trombare”. Almeno questo…