Salvatore De Maio è stato eletto sindaco di Roggiano Gravina con il 39,17% dei voti superano Giuseppe Marsico (32,64) e Ilenia Addino (28,19) al termine di una sfida avvincente. De Maio era stato già sindaco di Roggiano dal 1994 fino al 2001. Di seguito il quadro generale e le ragioni che hanno spinto De Maio a ricandidarsi.
«Avevo dichiarato che non mi sarei più candidato – aveva affermato De Maio all’inizio della campagna elettorale – ma alla luce di quanto verificatosi mi sono sentito in dovere di partecipare a questa nuova tornata amministrativa. Non potevo lasciare amministrare il nostro comune a persone che, in questi anni, hanno gravato i cittadini roggianesi di numerose tasse e indebitato il comune di milioni di euro. La mia candidatura è stata dettata, soprattutto, dal mio profondo amore verso il mio paese e verso i miei concittadini, che mi hanno spinto e fatto capire che c’era bisogno della mia esperienza amministrativa da mettere in campo, sfruttando appieno la mia passione politica per cercare di risollevare il nostro paese e riportarlo agli antichi splendori.
È stato per me un motivo in più per candidarmi il sostegno di un gruppo di persone, di cui alcuni hanno avuto già modo di fare quest’esperienza, e soprattutto di giovani desiderosi di impegnarsi con spirito di servizio verso il proprio paese. Dobbiamo riportare Roggiano agli antichi splendori e fargli riacquistare un ruolo primario nella valle dell’Esaro, che i suoi cittadini meritano, con un sindaco e un’amministrazione al sevizio della comunità roggianese.
Ricercheremo una forte collaborazione con i comuni di San Marco Argentano, Malvito e Santa Caterina per la gestione associata di alcuni servizi (acqua, fognatura, spazzatura, ecc.) nell’interesse dei cittadini residenti ai confini dei comuni. Non si possono nascondere le difficoltà che incontreremo se saremo noi i futuri amministratori, tuttavia promettiamo di risollevare l’economia locale, dare lavoro ai professionisti roggianesi e alle tante maestranze presenti nel nostro paese. Cercheremo di creare forme di lavoro, strutture e servizi rivolti soprattutto ai giovani; aiuteremo la popolazione più debole e promuoveremo momenti di aggregazione per gli anziani… La casa comunale sarà la casa di tutti, grande sarà la trasparenza, vera la legalità e per attestare tutto ciò riproporremo il giornalino comunale. Il premio “Gian Vincenzo Gravina” sarà riattivato insieme alle borse di studio che sono state archiviate; Convegni e manifestazioni culturali accompagneranno il nostro percorso amministrativo. Sosterremo con forza tutte le associazioni sportive e non, presenti nel nostro paese. Care elettrici e cari elettori, mi impegnerò a destinare i 30 mila euro annui previsti come indennità di carica spettante al Sindaco ai bisogni sociali, culturali e sportivi del paese…».










