Rom, i Cinque Stelle presentano un esposto alla Corte dei Conti: “Sperperato denaro pubblico”

I parlamentari del Movimento Cinque Stelle Laura Ferrara e Nicola Morra hanno presentato un esposto alla procura della Corte dei Conti in merito alla deliberazione di Giunta n. 75/2015 (contributo ROM) su istanza del MeetUp Cosenza.

Di seguito il comunicato del MeetUp Cosenza “Amici di Beppe Grillo”

Su istanza del MeetUp Cosenza i parlamentari Laura Ferrara e Nicola Morra, nella giornata di ieri hanno depositato presso la Corte dei Conti, un esposto per denunciare lo sperpero di denaro pubblico da parte dell’Amministrazione Comunale di Cosenza in tutta la vicenda ROM e in particolare l’esposto dei pentastellati pone l’attenzione sulla famosa deliberazione di giunta «Concessione di un sussidio finanziario ai nuclei familiari di etnìa ROM[…]».

All’interno dell’esposto viene richiamata l’attenzione su alcuni aspetti peculiari della vicenda e in particolare l’aver attinto, per l’erogazione del contributo, al “fondo di riserva”.

Vogliamo essere poco tecnici, ma occorre spiegare che, tale parte del bilancio comunale, ha la funzione di assicurare, nei limiti della sua disponibilità, le risorse finanziarie necessarie per fronteggiare eventi eccezionali e non prevedibili al momento della programmazione finanziaria di bilancio che non impegnino i bilanci futuri con carattere di continuità.

Questa imprevedibilità, in sostanza, deve riguardare l’esigenza di una maggiore dotazione del capitolo di spesa che scaturisce da un evento straordinario che non poteva essere considerato in sede di predisposizione del bilancio. Tutte queste cose sono di facile conoscibilità e sono presenti in diverse circolari del MEF e in sentenze di Cassazione che richiamano costantemente un elenco di spese che annualmente vengono previste nella “Legge di Stabilità” e che consentono alla Pubblica Amministrazione di attingere al “Fondo di Riserva” (articolo 28 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, concernente la “Legge di contabilità e finanza pubblica”, come modificata dalla legge 7 aprile 2011, n 39. Istruzioni operative”).

Ancora però ci si chiede, nell’esposto, per quale motivo il Comune di Cosenza non abbia scelto di attingere a fondi Europei per affrontare queste spese (15 milioni 321 mila euro all’Italia attraverso l’FSE, principalmente per l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati); se è stata in qualche misura verificata, nel corso di tutta la vicenda relativa alla comunità ROM, la possibilità di procedere alla realizzazione della struttura di emergenza, utilizzando le normali procedure previste dalla legge visto che la presenza della “baraccopoli” era cosa nota da quasi 15 anni. In una città in cui le opposizioni, se così le possiamo chiamare, fanno il loro lavoro solo sulla carta stampata, sui social e con le vane promesse pre-elettorali, assicuriamo alla città la nostra opera di “fiato sul collo sulle malefatte amministrative” e non solo di questa Giunta comunale. #statesereni, occupanti di Palazzo di città, questo è solo il primo passo perchè prima si fanno i fatti, poi i comunicati stampa!

MeetUp Cosenza “Amici di Beppe Grillo”