Rossanese-Trebisacce, tafferugli allo stadio. La società giallorossa e il Comune condannano i violenti

La società Trebisacce Calcio esprime profondo rammarico per quanto accaduto durante l’incontro con la Rossanese.

“Durante la partita – si legge in una nota -, alcuni individui della tifoseria locale hanno lanciato pietre verso il settore riservato ai nostri sostenitori, provocando momenti di grande tensione e il ferimento di 3 persone, di cui una ricoverata in ospedale con 10 punti di sutura in testa, oltre ad altre persone colpite, tra cui un bambino. Poteva essere una vera e propria tragedia.
Desideriamo sottolineare con orgoglio il comportamento esemplare dei nostri tifosi, che nonostante le gravi provocazioni e l’ingiustificata violenza, hanno mantenuto la calma, dimostrando maturità, rispetto e vero spirito sportivo.
Condanniamo con forza ogni forma di violenza nello sport, auspicando che i responsabili di tali gravissimi atti vengano individuati e severamente puniti affinché simili gravi episodi non si ripetano più… Grazie ai nostri tifosi per aver accompagnato i propri beniamini dal primo all’ultimo minuto, sventolando quei colori gloriosi e storici, il giallo ed il rosso…”.

La nota di Sindaco e Amministrazione Comunale di Trebisacce
«L’Amministrazione Comunale di Trebisacce esprime la più ferma condanna per i gravi episodi di violenza verificatisi oggi pomeriggio allo Stadio “Stefano Rizzo” di Rossano, in occasione della gara valevole per il campionato di Eccellenza calabrese tra Rossanese e Trebisacce. Ciò che avrebbe dovuto essere una giornata di sport, di passione e di sana competizione si è purtroppo trasformato in un contesto di tensione e intolleranza, a causa del comportamento di alcuni soggetti che hanno scelto la violenza come linguaggio, macchiando una domenica calcistica».

«A tutte le persone rimaste ferite o coinvolte nei disordini, il Comune di Trebisacce rivolge un sincero augurio di pronta guarigione e la massima solidarietà. Condanniamo con decisione questi gesti che nulla hanno a che vedere con lo sport e con i valori di rispetto, amicizia e condivisione che dovrebbe trasmettere. Siamo certi che la comunità di Corigliano-Rossano, che non può essere identificata con l’operato di pochi facinorosi, saprà unirsi a noi nel prendere le distanze da simili comportamenti. Episodi come questo, purtroppo, non solo feriscono le persone coinvolte, ma alimentano e avallano i più tristi luoghi comuni sulla malsana calabresità, oscurando il volto vero e dignitoso di una terra che merita di essere conosciuta per la sua civiltà, la sua passione e il suo spirito di accoglienza».