“Sulle cosiddette aree sociali si sta scrivendo una delle pagine più disdicevoli della storia della nostra Città”. E’ quanto afferma il consigliere comunale di Rossano Pulita, Flavio Stasi. “Attendiamo ansiosamente l’esito delle gare – continua Stasi -, nel frattempo abbiamo chiesto all’Esecutivo come sia possibile che una busta, l’unica per viale Sant’Angelo, sia stata protocollata chiusa e sia risultata aperta in commissione. Chi l’ha aperta? E perché?”.
Questo il testo dell’interrogazione presentata da Stasi all’amministrazione di Rossano.
“In data 30 giugno il Comune di Rossano pubblicava sul proprio albo pretorio tre bandi per la tutela e valorizzazione di altrettante aree sociali, rispettivamente denominate “Viale S. Angelo”, “C. da Foti-Leuca”, “Viale Mediterraneo”.
In data 7 novembre la commissione costituita per la valutazione dei bandi, riunitasi presso la sala Lavori Pubblici del comune di Rossano, ha – in seduta pubblica – verificato ed aperto le buste contenenti le offerte presentate
Come si evince dal verbale della seduta – alla quale ho assistito personalmente -, per la gara relativa alla’area sociale denominata Viale Sant’Angelo è pervenuta un’offerta, da parte dei signori D’Agostino ed Aiello ma la busta contenente l’offerta risultava aperta e per tale ragione tale offerta è stata esclusa.
Considerato che la busta contenente l’offerta dei signori D’Agostino ed Aiello è stata accettata al protocollo del comune di Rossano ed è quindi lecito considerare che sia stata consegnata chiusa correttamente, ai sensi degli articoli 45, 46, 47, 48 e 49 del regolamento del consiglio comunale, rivolge interrogazione al sindaco e all’esecutivo comunale chiedendo se l’esecutivo ha chiarito le ragioni per le quali la busta contenente l’offerta per la tutela e la valorizzazione dell’area sociale di Viale S. Angelo è risultata aperta in occasione della prima seduta della commissione valutatrice e, visto che tale circostanza ha escluso di fatto l’unico partecipante alla gara, quali azioni intende mettere in campo per la tutela degli interessi dell’ente relativamente a tale vicenda”.