Il sindaco che voleva chiudere la discarica!
La discarica di Celico è pronta per essere utilizzata a pieno regime trasformando i nostri boschi nel ricettacolo di rifiuti di tutta la regione e rendendo irrespirabile e insalubre l’aria che respiriamo.
Nel silenzio imbarazzante dell’amministrazione comunale di Rovito, il cui sindaco dovrebbe tutelare la salute dei cittadini, la Regione ha pubblicato un bando che calza a pennello per essere vinto dalla Mi.Ga. Srl., l’azienda dei fratelli Vrenna di Crotone.
Da parte del sindaco di Rovito, sono anni di imbarazzanti silenzi sia nei tavoli tecnici che in quelli politici e istituzionali.
Nessuna partecipazione alle conferenze dei servizi che hanno deciso sulle autorizzazioni (ha fatto richiesta a iter già ultimato e solo su pressione del Comitato Ambientale Presilano).
Nessuna pressione politica o contrasto legale per impedire il rinnovo delle ordinanze contingibili ed urgenti che hanno permesso lo sversamento indiscriminato.
Nessuna iniziativa per incaricare un pool di legali per inoltrare alla Regione le controdeduzioni per il ritiro dell’AIA.
Nessun contrasto alla realizzazione dei capannoni.
Nessun intervento politico per contrastare la decisione degli altri sindaci della Presila che hanno chiesto alla Regione la riapertura dell’impianto di Celico, condannando il nostro paese a vivere tra i miasmi insalubri emessi dallo stesso.
Nessuna osservazione al nuovo Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti.
Nessuna iniziativa per chiedere la bonifica della vecchia devastante discarica consortile.
L’Amministrazione e il PD sbandierano una presunta lotta per la chiusura e la bonifica della discarica di Celico nei fatti inesistente.
Noi di Rovito Pulita non siamo monotematici, ma riteniamo che ogni ipotesi di sviluppo del nostro paese sia legata alla soluzione definitiva del problema discarica.
Non potrà esserci sviluppo, con la conseguente creazione di posti di lavoro in un ambiente insalubre.
Agricoltura di qualità, turismo e attività innovative si sviluppano solo in territori, dal punto di vista ambientale, incontaminati.
La festa dell’Unità poteva essere un’occasione per discuterne con l’ Assessore all’ Ambiente e con tutti coloro che prendono decisioni che pesano come macigni sulla qualità della vita dei Rovitesi.
Ancora una volta, invece, il PD ha deciso di nascondere la polvere sotto il tappeto rinviando la discussione alle calende greche.
Questi sono i fatti. Il resto sono vuote parole!
Rovito Pulita