Il consigliere comunale uscente Roberto Sacco, attualmente candidato a sostegno di Enzo Paolini, ha diffuso il testo di una nota sulla tristemente nota situazione debitoria dell’ex sindaco Mario Occhiuto.
Alla luce degli ultimi eventi ritengo opportuno chiarire, al di lĂ dell’evidente inopportunitĂ etica e morale della ricandidatura del sindaco uscente, che il dott. Carbone non ha fatto altro che declarare, nell’ultimo comma della sua missiva, che al momento, e sottolineo al momento, non sussistono contenziosi tra Occhiuto Mario ed il comune di Cosenza.
Tuttavia, dati i motivi qui di seguito esposti, si chiedono risposte esaustive sui punti.
1) Perchè l’amministrazione dichiara impignorabile lo “stipendio” del sindaco ma poi concede 1/5 a Porsche Financial Services?
2) PerchĂ© solo a quest’ultimo e non anche agli altri creditori?
3) PerchĂ© l’amministrazione non si costituisce in giudizio?
4) Perché è omissiva (ossia omette-non produce) le dichiarazioni che le sono dovute per legge?
5) PerchĂ© non attiva le procedure di rivalsa nei confronti dell’Occhiuto?
Le risposte sono assai semplici: tali procedure (tutte) dovevano essere attivate dal dirigente dell’avvocatura comunale Lucio Sconza, il quale, ovviamente, dopo avere preso atto della pignorabilitĂ dell’indennitĂ del sindaco (fattispecie di cui era chiaramente a conoscenza) ben si guardava dall’attivarsi per la tutela dell’ente e dei cittadini.
Il contenzioso doveva essere attivato eccome. L’amministrazione uscente è omissiva non solo negli atti, ma anche nei fatti con responsabilitĂ personale del dirigente Lucio Sconza.
Oggi la soluzione può essere attivare, nell’immediato, la procedura di rivalsa nei confronti di Occhiuto. Automaticamente diviene incandidabile.
Si ritiene inoltre opportuno nonché necessario citare in giudizio Occhiuto e Sconza per truffa ai danni dei cittadini e omissione in atti di ufficio nonché abuso di potere.
Roberto Sacco
Buongiorno Cosenza-Cosenza Domani









