Marcello Mazzetta, al secolo Manna, sindaco massomafioso della città di Rende e presidente incappucciato dell’Anci (per fortuna è stato cacciato a calci nel sedere dalle postazioni di comando nei settori acqua e rifiuti, che pure ha “detenuto” fino a poche settimane fa…), è riuscito nell’impresa di non far “rivelare” ancora la data nella quale inizierà il processo a suo carico nel Tribunale di Salerno con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. O per meglio dire di “mazzette” regolarmente pagate al giudice Petrini per ottenere – come ha ottenuto – l’assoluzione del boss di Rende Francesco Patitucci.
Il 13 maggio scorso è stata celebrata l’udienza preliminare ma il solo media di regime che s’è degnato di dare la notizia, riferiva – dopo arrampicate spericolate… sugli specchi – che il giudice s’era riservato di decidere sulle eccezioni presentate dal “mazzettaro” per cercare disperatamente di neutralizzare l’incidente probatorio e le intercettazioni che lo inchiodano mentre versa le “mazzette” a Petrini e sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata già a gennaio, con l’aggravante dell’interdizione per un anno dalla professione di avvocato “mazzettista” inflitta al soggetto di cui sopra dalla Cassazione.
Bene, ieri 7 luglio, a meno di due mesi di distanza, il gup di Salerno lo ha mandato a… cagare rigettando tutte le sue ridicole eccezioni (https://www.iacchite.blog/mazzette-a-catanzaro-il-gup-di-salerno-rigetta-le-eccezioni-di-manna-incidente-probatorio-e-intercettazioni-sono-valide/).
Intanto, Marco Petrini ha scelto il rito abbreviato mentre, al momento, Mazzetta stesso non ha ancora deciso se affidarsi all’abbreviato o all’ordinario nella speranza, sempre disperata, di perdere ancora tempo perché anche se viene condannato solo ad un giorno di reclusione in primo grado, dovrà sloggiare (possibilmente a calci in culo) dalla sua poltrona di sindaco di Rende e dovrà lasciare il posto già da adesso alla sua erede designata, la sorella di Ariosto Artese, faccia “presentabile” della massomafia che ha eletto Mazzetta a sindaco. Come al solito, cercheremo di fare chiarezza e nel frattempo partecipiamo con entusiasmo all’ennesimo dilemma di Manna: sceglierà la mazzetta “abbreviata” o quella “ordinaria”? Ai posteri l’ardua sentenza.