Salvini a Morra e Orrico: vietato parlare di ‘ndrangheta. E i 5Stelle si adeguano

Non è presto per dirlo se è vero che il buongiorno si vede dal mattino. Da quando è iniziata questa legislatura la Lega, in poco più di mese, ha completamente fagocitato il Movimento 5 Stelle. Ogni giorno Matteo Salvini assume “l’interim” di qualche ministero e detta l’agenda politica al governo. Tutti dietro a quello che dice Salvini. Giusto o sbagliato che sia. Nessuno osa contraddirlo. Anche quando predica bene e razzola male. Anche quando esterna “sentimenti e posizioni” distanti dai valori dei 5Stelle. Pur di stare al governo, i 5Stelle, sono disposti ad accettare tutto: anche a prendersi del “mafioso” senza abbozzare la benchè minima replica. Dimenticandosi in fretta e furia quello che dicevano: combatteremo, una volta al governo, mafia e corruzione. E invece gli intrallazzini e i marpioni continuano a sguazzare alla grande. Anche meglio di prima. E la tragica situazione, sotto il profilo della legalità, che da tempo si registra a  Cosenza, è la prova provata che tutto cambia per non cambiare nulla.

Pensavamo che il peso politico di questo governo pendesse dalla parte dei 5Stelle, visto il numero dei ministri e di deputati e senatori, ed invece ci troviamo governati dalla Lega che del Sud, che ha votato in massa il Movimento di Grillo, non gliene frega niente. E quelli più inguaiati come al solito sono i Calabresi. Bene o male le altre regioni del Sud riescono a “sopravvivere”, ma in Calabria le cose sono complicate. La commistione politica/massonica/mafiosa è talmente forte che i vari potentati locali hanno completamente azzittito, facendosi scudo di Salvini, la deputazione calabrese dei 5Stelle, oggi totalmente asserviti al volere della Lega. Che con i mafiosi è abituata a trattare. Garantendosi ancora una volta un lungo periodo di impunità e immunità. Alla faccia dei 5Stelle.

Non parlano più i 5 Stelle, non dicono più niente sulla corruzione, sulla ‘ndrangheta, sulla malapolitica, sulle potenti lobby massoniche che governano la Regione. Come se per Morra, Dieni, Ferrara, Orrico e tutto il cucuzzaro questi problemi, che fino a ieri denunciavano a voce alta, fossero di colpo spariti: in Calabria per loro, in poco più di un mese, la corruzione, la ‘ndrangheta, la malapolitica sono completamente svaniti. Non ci sono più. E solo perché Salvini ha ordinato ai deputati 5Stelle calabresi che di questo non devono parlare. Il ministro degli Interni non vuole che in Calabria si parli di ‘ndrangheta, massoneria, e corruzione politica. Non bisogna disturbare gli amici degli amici. E tutto deve restare com’è. E’questo quello Salvini ha promesso alla borghesia mafiosa calabrese.

E a questo Morra, Dieni, Ferrara, Orrico si sono adeguati. L’importante è governare e continuare a percepire lo stipendio. Poi se c’è la corruzione poco importa, l’importante per loro adesso, e non parlarne più. Far finta che tutto procede nel migliore dei modi. Tanto Morra, Orrico, Ferrara non hanno più il problema delle bollette e possono permettersi di aspettare tutto il tempo che vogliono. Cosa che non possono fare i cittadini calabresi che quotidianamente devono lottare per mettere insieme il pranzo con la cena.

Purtroppo non possono ribellarsi a Salvini: ritornare al voto per i 5Stelle, potrebbe essere un brutto risveglio. E pur di rimandare la loro fine sono disposti ad accettare tutto: anche la mafiosità. Anche a rinnegare, come Morra, tutte le battaglie contro la corruzione a Palazzo dei Bruzi.

Purtroppo noi calabresi siamo destinati a “morire” sottomessi, a restare schiavi della mafia, e a convivere con la corruzione. Anche con un governo a 5Stelle. Non abbiamo più nessuna speranza, chi può scappi da questa amara terra.