Nel municipio della città di Fiore l’illegalità regna sovrana e non certo da oggi. Per puro esempio: affidamenti diretti a ditte amiche e nessuna rotazione negli appalti nonostante la legge dica esattamente il contrario. Purtroppo, nel regno della ‘regina’ de noantri e di Marco a ‘mbroglia tutto è possibile. Qui, tra le montagne della Sila, nessuno vede, sente e parla. Tantissime sono le denunce che giacciono in Procura ma tutti sanno ormai che a Cosenza i magistrati corrotti insabbiano tutto e quindi ormai non vale più manco la pena denunciare.
Il giorno di San Giovanni Battista, Patrono di San Giovanni in Fiore, alla presenza di tutte le forze dell’ordine, dopo aver manomesso i lucchetti dei portoncini delle abitazioni (la ditta costruttrice ha inviato un esposto molto dettagliato in Procura ma ci ha pensato il signor Cozzolino ad archiviare tutto… nel suo cestino della spazzatura), in pompa magna, la regina de stacippa ha consegnato le case popolari senza che ci avesse messo manco un’unghia di suo. Case già ultimate. Sì è presa il merito come sta facendo da tre anni a questa parte. La gente sa, per fortuna.
Da quel 24 giugno solo poche famiglie le abitano. Le case sono senza acqua calda.
Gli assegnatari sono stati silenziati da Marco a ‘mroglia. A tu per tu ne dicono di tutti i colori. Pubblicamente tacciono per timore di ritorsioni.
La Succurro e il marito cosa hanno fatto pur di non far scoppiare un ennesimo scandalo? Hanno affidato, con determina numero 1210 del 17 ottobre 2023, ad una ditta specializzata i lavori per mettere in pressione le caldaie e consentire agli assegnatari di abitare, dopo 6 mesi, gli alloggi.
Questo affidamento si chiama danno erariale per le casse del Comune. Come si fa a spendere soldi per fare un lavoro che spettava alla ditta che ha costruito le case?
L’opposizione, ovviamente, è silente; non vede nulla… e i reali possono fare tutto e di più! Quando andranno via lasceranno un mare di debiti in perfetto stile Occhiuto a Cosenza. Povera San Giovanni, che fine ti stanno facendo fare.
