Oggi, 2 Giugno, a San Giovanni in Fiore pur di far vedere che si ricordava la festa della Repubblica, il presidente del Consiglio, Peppino Bitonti dettp “paperella”, denunciato alla Prefettura e al Ministero degli Interni da tre consiglieri di opposizione per aver diretto in maniera vergognosa l’ultima seduta, in fretta e furia ha organizzato una farsa mai vista nella città di Fiore. Uno squallore unico. Un presidente del consiglio comunale che non ha potuto ordinare una corona d’alloro perché il comunista con il culo degli altri, tale Marco Ambrogio, gli ha ordinato di andare al Monumento dei Caduti solo per dire che “ci siamo stati”.
Nessun amministratore con la fascia tricolore, che com’è noto è di proprietà … reale; nessun consigliere comunale né di maggioranza e né di opposizione, i vigili del fuoco assentì. La Guardia di Finanza, che non può indagare, e quindi non partecipa più. Cittadini manco a parlarne. Polizia locale vestita alla rinfusa, mentre il “generale” Rosario Marano, con fascia azzurra e spada d’ordinanza, faceva l’utile idiota alla regina, ovviamente “impegnata” a Cosenza insieme alla perfetta Ciaramella. Una sorta di festa della Repubblica ai tempi della… monarchia.Â
Possibile che il vicesindaco “u lintarnune” al secolo Salvatore Cocchiero, non è stato informato? E Luigi Foglia, ‘a pampina, era lì per grazia ricevuta? Sta lì per i 1.800 euro al mese?
Povera San Giovanni in Fiore che fine che hai fatto!