San Giovanni in Fiore, dura contestazione alla sindaca squallida che cercava di cavalcare la protesta

Prima dell’inizio della manifestazione in ricordo di Serafino Congi – morto tragicamente per mancanza di medici al 118 e all’ospedale di San Giovanni in Fiore – organizzata da Fiori florensi Aps e dalle associazioni della città, la sindaca Rosaria Succurro, al suo arrivo al piazzale “Antonio Acri”, è stata fortemente contestata dai manifestanti al grido di “Vergogna” e “Vai via”. La signora squallida, infatti, stava rilasciando dichiarazioni per mettere il cappello sull’iniziativa ed è stata zittita dalle urla dei cittadini…

VIDEO DELLA CONTESTAZIONE (https://www.facebook.com/100031795103516/videos/1754354702074620)

La sindaca squallida è arrivata con un cordone di sicurezza incredibile. Evidentemente era preoccupata. Sapeva di essere indesiderata, pensava che la rabbia della gente si sarebbe sfogata solo sui social, e invece no, al suo arrivo hanno iniziato a gridarle di tutto e la cosa è durata anche per il primo tratto della manifestazione: le urla sono finite solo quando gli organizzatori hanno chiesto di rispettare il fatto che si trattava di una marcia silenziosa in ricordo di un ragazzo che non c’è più.

La sindaca non ha ancora capito che San Giovanni in Fiore è una città di gente onesta e laboriosa che ha sempre lottato democraticamente per la crescita e lo sviluppo, che dà rispetto ma vuole rispetto.
La gente l’ha fischiata e contestata. Quando dalla folla si è alzato il grido “vergogna, vergogna” è partito un lungo applauso di consenso. Lei con la faccia tosta che si ritrova ci ha provato a cavalcare l’onda della protesta ma a un certo punto sì è defilata tra la folla, protetta oltre che dalla digos anche dai suoi lecchini.
La città è scesa in piazza arrabbiata anche perché fino ad ora la sindaca non aveva detto una sola parola sulla morte di Serafino. Lei si è sempre preoccupata di dire che tutto andava bene, e che a San Giovanni in Fiore c’era un ospedale efficiente. Se n’è andata in Kosovo e della salute dei sangiovannesi non ne vuole che sapere.
L’ospedale è al collasso ma lei, squallida com’è, ha provato anche a salire sul carro della protesta ma le è andata decisamente male. Ormai la comunità l’ha conosciuta e non vede l’ora di liberarsene. Questa è stata decisamente la goccia che ha fatto traboccare il vaso…