IL MUNICIPIO BANCOMAT: CONTINUANO GLI AFFARI DEL SINDACO SUCCURRO
Tra gli ultimi affari del sindaco Succurro c’è stato quello di un nuovo ingresso nello staff comunale che ha sollevato più di una perplessità. Ancora una volta ci troviamo di fronte a una scelta discutibile, che coinvolge denaro pubblico e solleva dubbi sulla trasparenza dell’amministrazione.
Guendalina Marasco, da sempre candidata in prima linea accanto alla Succurro, entra nello staff del sindaco con uno stipendio di oltre mille euro al mese. Ma la domanda sorge spontanea: per fare cosa? Quali sono le sue competenze? Quale valore aggiunto porta alla gestione amministrativa del Comune?
Ce ne siamo già occupati per le vie brevi (https://www.iacchite.blog/san-giovanni-in-fiore-guendalina-del-mio-cuor-la-regina-assume-nello-staff-anche-lultima-candidata/) ma oggi è più che mai necessario approfondire.
Dai trascorsi professionali risulta essere una venditrice di auto. Una figura del genere in uno staff comunale può essere utile? Forse il sindaco ha bisogno di una consulente per la scelta delle auto da cambiare? Oppure si tratta dell’ennesima ricompensa per una fedeltà politica, mascherata da un incarico istituzionale?
L’ultimo anno di consiliatura sembra essere diventato il momento perfetto per sistemare amici e sostenitori, garantendo stipendi a spese dei cittadini. Il municipio è ormai un bancomat per chi sa come inserirsi nel sistema. Non si tratta più di supposizioni o voci di corridoio: il modus operandi è chiaro e ripetitivo. Chi si candida e sostiene l’attuale amministrazione, prima o poi riceve il proprio tornaconto.
La comunità merita trasparenza, merita amministratori scelti per capacità e non per vicinanza politica. I cittadini hanno il diritto di sapere perché certe nomine avvengano e soprattutto quali competenze portino realmente all’interno dell’amministrazione. Fino a quando il comune continuerà a essere gestito come una proprietà privata, con incarichi distribuiti per convenienza e non per merito, sarà impossibile garantire una politica giusta ed equa.
La domanda resta aperta: Guendalina Marasco cosa fa per meritare uno stipendio pubblico? E soprattutto, chi sarà il prossimo a beneficiare della generosità del sindaco?
Intanto, mentre si distribuiscono incarichi e stipendi, i cittadini vedono servizi essenziali sempre più carenti, strade dissestate e problemi irrisolti. Le risorse pubbliche dovrebbero servire la collettività, non riempire le tasche di pochi privilegiati. È ora di pretendere risposte e soprattutto di vigilare affinché il municipio smetta di essere un bancomat a disposizione di chi governa.