Ha fatto un video in macchina mentre parla di sanità e poi s’è fatta fotografare mentre parla col direttore generale dell’Asp: lo squallore di questa donna non ha precedenti.
Faccia tosta senza fine: la sindaca torna alla carica con le sue promesse irrealizzabili. Per cercare di sanare l’insanabile, la sindaca ricorre all’ennesima trovata mediatica: un video in cui, con la solita faccia tosta che ormai la contraddistingue, si vanta di aver avuto un incontro con Graziano. Mo basta, davvero! Non se ne può più di questo gioco senza fine, di questa politica fatta di parole vuote e promesse irrealizzabili. Il solito copione, trito e ritrito, che non convince più nessuno.
Dopo un lungo silenzio e zero risultati concreti, eccola di nuovo: stessa arroganza, stesso tono paternalistico con cui prova a prendere in giro una comunità stanca e delusa. Ma il paese non è uno scenario su cui recitare a piacimento, né i cittadini sono spettatori disposti ad applaudire ogni volta che cala il sipario delle sue dichiarazioni roboanti.
È iniziato un nuovo giro di promesse, promesse che non hanno mai trovato riscontro nella realtà. Ci aveva già abituati alle illusioni, alle grandi idee sbandierate ai quattro venti, e ora ci riprova, come se nulla fosse successo, come se la fiducia non fosse già stata minata più volte. Ogni sua parola suona come un disco rotto, un déjà vu che ha perso qualsiasi credibilità.
A questo punto, ci si chiede quale sia il vero obiettivo di questi video. Sanare l’insanabile? Distrarre da problemi ben più gravi e irrisolti? O forse continuare a giocare con la pazienza dei cittadini? Qualunque sia la risposta, una cosa è certa: il tempo delle promesse è finito da un pezzo. La smettesse davvero di giocare con le speranze di chi ancora, nonostante tutto, prova a credere in un cambiamento.
Se l’unica soluzione che sa proporre è un video pieno di retorica e promesse, allora forse è arrivato il momento di riflettere seriamente sulla direzione che il paese sta prendendo. Non abbiamo bisogno di parole, ma di fatti concreti, di azioni tangibili che possano davvero migliorare la qualità della vita di chi vive qui.
Insomma, cara sindaca, ci risparmi i suoi soliti proclami e, se proprio non può offrire soluzioni reali, abbia almeno la decenza di non prendere in giro chi la ascolta. La comunità ha bisogno di serietà, non di teatrini.
Lettera firmata