Il “deus ex machina” di Legambiente Calabria, Antonio Nicoletti, ogni tanto si ricorda di esserci e regala perle di saggezza ai Sangiovannesi.
Per oltre trent’anni è stato una spina nel fianco delle passate amministrazioni comunali. Non gli andava bene nulla. All’ex sindaco Riccardo Succurro l’ha “massacrato” quotidianamente e ha proseguito poi con le altre giunte.
Con l’avvento dei suoi compari, ovvero la sindaca squallida e Marco a ‘mbroglia, è entrato a far parte del cerchio magico insieme alla moglie, l’avvocato del Comune, Filomena Bafaro, e dunque non proferisce più critiche. Si è tappato la bocca. Non ha speso una sola parola per gli alberi tagliati su via Roma che avevano oltre sessant’anni, ne tantomeno ha detto qualcosa della fogna che sversa direttamente i liquami nel fiume Neto. E non dice più nulla sulla raccolta differenziata che in città sta andando a rotoli.
Nessuna critica ai compari che stanno distruggendo la città . Anzi, loda la costruzione di due asili nido che la civica amministrazione sta costruendo, con fondi Pnrr, in città . Il lestofante di Legambiente non dice nulla sul fatto che uno di questi asili lo stanno costruendo sulla riva del fiume Neto in barba a tutte le leggi. La legge Galasso parla chiaramente che bisogna tenersi lontani dai fiumi almeno 150 metri. A San Giovanni in Fiore tutto è possibile. Nessuno vede, sente e parla. Purtroppo, le leggi e le normative sono diventate carta straccia. Tutto è possibile nel regno della regina squallida e di Marco a ‘mbroglia. A proposito, il Genio Civile ha autorizzato la costruzione dell’asilo a ridosso del letto del fiume? Le autorità competenti sanno che a monte dell’asilo c’è una diga, quella dì Redisole? Lo sanno che il decreto Soverato dice chiaramente che non si può costruire nelle vicinanze di corsi d’acqua?
Il Nicoletti come mai non ha detto nulla sul fatto che sono stati distratti i soldi per la messa in sicurezza del costone roccioso di Serra Cappuccini per realizzare un’isola pedonale che ha tagliato in due la città mettendo in pericolo decine di famiglie?
I tempi cambiano e per la pila e il potere c’è gente che è pronta a vendere anche la madre.
Di Nicoletti non riusciamo ancora a capire se è un ignorante in materia ambientale, oppure è solo un venduto in malafede, di certo abbiamo capito una cosa: è uno che vale meno di poco, e i suoi silenzi, su cose così importanti confermano il nostro pensiero: siamo di fronte ad un mercenario che usa la sua associazione, Legambiente, solo per benefici personali.
Una cosa è certa, se reggi il gioco ad uno che tutti chiamano Marco mbroglia, indubbiamente, caro Nicoletti sei fatto della stessa pasta, rancida ovviamente…