San Giovanni in Fiore, le fogne continuano a scaricare nel fiume Neto ma nessuno si indigna

L’avviso di garanzia inviato dal porto delle nebbie di Cosenza come atto (stra)dovuto al dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Giovanni in Fiore Luigi Borrelli – perfetto parafulmine per la Regina de noantri e il principe imbroglione consorte – non ha sortito alcun effetto. Da 60 giorni ormai le fogne di San Giovanni scaricano a cielo aperto nel fiume Neto e continuano a farlo.

Una cosa, però, l’hanno fatta: un solco per incanalare meglio i liquami nel sottostante fiume e non farli sversare sulla strada…. così nessuno vede. Com’è chiarissimo dalla foto che pubblichiamo.
Il cattivo funzionamento delle pompe di sollevamento del sistema fognario del feudo di Marco a ‘mbroglia e della regina “capra” sta distruggendo la flora e la fauna del secondo fiume della Calabria. Tutto ciò non interessa Legambiente che non ha detto, e non dice, una sola parola su una vicenda che sta diventando drammatica. Un mutismo complice di un disastro ambientale senza precedenti.

Il deus ex machina degli ambientalisti calabresi, Antonio Nicoletti, si è preoccupato di indignarsi per gli alberi abbattuti a Rende. A San Giovanni in Fiore, per realizzare l’isola pedonale, hanno fatto una vera e propria strage di alberi secolari, il Nicoletti è rimasto muto! Anzi, è stato complice, insieme sl cognato assessore-benzinaio Antonello Martino!
Il mutismo continua con le fogne.
I sangiovannesi aspettano le risultanze delle indagini. Qui non c’entra solo il dirigente dell’Ufficio Tecnico ma anche la sindaca e la giunta per il gravissimo disastro ambientale che, con la loro strafottenza, si sta consumando ai danni dei sangiovannesi e di tutti gli abitanti dell’alto Marchesato.