San Giovanni in Fiore, l’ultimo saluto a Serafino: “La comunità deve restare unita per chiedere il rispetto dei suoi diritti e della dignità”

Oggi pomeriggio nell’Abbazia florense San Giovanni in Fiore ha salutato per l’ultima volta Serafino Congi, il 48enne deceduto tragicamente sabato scorso dentro un’ambulanza che lo stava trasportando a Cosenza e che è stato costretto ad attendere per tre lunghissime ore. Centinaia di sangiovannesi hanno partecipato al funerale stringendosi ancora una volta, come martedì sera nella passeggiata silenziosa organizzata dalle associazioni, alla famiglia di Serafino.

Ad accompagnare il feretro in quest’ultimo viaggio terreno, la moglie Caterina Perri, le figlie, i genitori Rosa e Giovanni, la sorella Jennifer, i parenti, gli amici e tutti coloro che hanno condiviso un pezzo del loro cammino con Serafino.

Il parroco Padre Giuseppe Lombardi ha esortato tutti a non cadere nella disperazione ma ha anche sottolineato che “siamo tutti arrabbiati per quanto accaduto” e che tutta la città vuole e deve chiedere risposte e certezze per il diritto alla salute negato a Serafino. Ha parlato di rispetto dei diritti e di dignità dell’uomo e ha fatto appello ai sangiovannesi affinché continuino a rimanere uniti come stanno facendo in questi giorni e non smarriscano questo bellissimo senso della comunità che stanno dimostrando per essere una “unica voce” che si faccia sentire da chi detiene il potere. Un lungo applauso ha salutato l’uscita della bara dall’Abbazia mentre salivano in aria una serie di palloncini bianchi, rossi e blù.