Il sindaco di San Lucido Cosimo De Tommaso ha emanato nella stessa serata di venerdì l’ordinanza contingibile e urgente che impone lo sgombero delle abitazioni poste ai piedi del costone roccioso situato a valle del Castello Ruffo attualmente interessato da un insidioso smottamento con conseguente caduta di massi a valle.
Il provvedimento coinvolge oltre venti proprietari di case ubicate sul lungomare tra i civici 7 e 17. Ai proprietari di eventuali fondi rustici interessati dal movimento franoso è stata notificata l’interdizione allo stazionamento nelle rispettive porzioni di terreno. «L’accesso a terreni e abitazioni- riporta il documento – è consentito esclusivamente a mezzi di soccorso, vigilanza e ordine pubblico. Proprietari e occupanti sono obbligati a rispettare l’ordinanza, ad eseguire istruzioni e indicazioni che verranno impartite dagli organismi preposti e ad informare gli uffici comunali per eventuali necessità».
Oltre al provvedimento di sgombero, il capo dell’esecutivo ha provveduto ad attivare il Centro Operativo Comunale che avrà il compito di supportare il sindaco nelle operazioni di protezione civile. L’allarme per i massi caduti dal costone finiti a pochi metri da alcune villette ubicate sul lungomare è scattato venerdì mattina. Di circa 60 centimetri cubici il volume medio del materiale staccatosi dalla roccia poi finito sulla volta terrazzata della galleria ferroviaria a breve distanza dalle abitazioni. Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) ha preannunciato un sopralluogo. Non sembrano esserci dubbi riguardo le cause del distacco, dovuto quasi certamente alla perdurante azione erosiva del tempo e degli agenti atmosferici ai quali l’intera area è esposta.
Data la possibilità di estensione del movimento franoso e il pericolo di nuovi crolli che potrebbero interessare via Roma, il rilevato ferroviario, le abitazioni a valle ed il lungomare, gli organi preposti effettueranno monitoraggi preventivi lungo l’intera zona per affrontare eventuali situazioni di emergenza con operazioni di pronto intervento. Ieri mattina è stata transennata l’area nei pressi del belvedere “Rotonda”, la cui precarietà strutturale è motivo di grande apprensione.