San Lucido tra virus, polemiche e (tanta) apparenza

Negli ultimi giorni, la scena  dell’emergenza coronavirus è stata tutta centrata sullo scandalo di Villa Torano che ha fatto scattare il paese della Valle del Crati al primo posto dei contagi in provincia di Cosenza.

Ha  tolto questo triste primato a San Lucido, dove negli ultimi giorni ne sono successe di cotte e di crude sulla pelle delle migliaia di cittadini che restando in casa vivono questo esilio con dignità e compostezza.

Partiamo dalle cose serie: nel comunicato di ieri sera a fronte di 377 tamponi restano positive 41 persone e sono aumentati i guariti. Alla signora di qualche settimana fa ed al barbiere paziente 1 si è aggiunta un’altra guarigione e dimissione dall’ospedale di Cetraro oltre a due isolati domiciliari che portano il numero degli isolati a 41.

Una situazione di stallo anche se ormai è dal 20 marzo che non ci sono più ricoveri da San Lucido ma resta alto il numero degli isolati e tutto lascia pensare che la stretta sul paese è destinata a durare. Questa la situazione reale e dovrebbe essere quella di maggiore interesse ma non è così: intorno a questo paese arroccato su una rupe negli ultimi giorni si è di nuovo scatenato un inferno mediatico.

L’articolo di Selvaggia Lucarelli presentava qualche forzatura ma poi sono seguiti i soliti insulti che conosciamo bene sia noi di Iacchite’ che Lino Polimeni di Articolo 21. Sempre le stesse volgarità per fortuna contenute in un gruppo di esteti della tastiera. E così via a servizi televisivi, in particolare quello di Raitre Calabria che ha scatenato altre proteste.

Agli insulti alla Lucarelli è seguita sui social da parte di personaggi del luogo una vera e propria gara per avere una vuota e sciocca visibilità, in particolare verso chi ha ampliato con decisioni assolutiste la situazione di San Lucido.

Parliamo della nostra cara governatrice “papessa” (solo per San Lucido) Santelli. Chi pubblica una lettera della Santelli di vicinanza (!), chi si affretta a pubblicare uno scritto inviato alla “papessa” addirittura invitandola a San Lucido.

Avete letto bene, come abbiamo letto bene noi, che siamo rimasti basiti da tanta bramosia di apparire con buona pace delle tante famiglie chiuse in casa ad aspettare un’alba ancora lontana.

Caro signor Calomino, scusi se la tiriamo ancora in ballo, ma questi personaggi ed i loro compagni di merende delle tastiere, ritiene che possano essere fra coloro che si devono ringraziare vicendevolmente?

Citiamo il signor Calomino per le due profonde lettere che ci ha inviato e questi personaggi in cerca di visibilità vadano a rileggere, in particolare, la prima pervenuta (http://www.iacchite.blog/coronavirus-quando-la-politica-fa-danni-san-lucido-non-ci-sta-di-andrea-calomino/), altro che inchini e ringraziamenti alla Santelli.

In tutto questo arriva la sostituzione da parte del vescovo, del parroco Don Maurizio, reo di essere scappato ed anche lui insultato. Uno stucchevole comunicato  da parte del vescovo ha annunciato la sostituzione con Don Bruno Di Domenico, parroco di una chiesa a Paola. Don Bruno gestisce una casa di riposo a San Lucido e quindi  conosce già il territorio.

Abbiamo lasciato per ultima una ricerca che abbiamo fatto su facebook, dopo aver letto una pagina “San Lucido news” che riportava il commento di un consigliere comunale ad una lettera della Santelli.

Ci ha incuriosito! Facebook ci ha  spiegato che questa pagina era stata creata il 27/3/2015 col nome “Italia del meridione” modificata il 19/11/2015 col nome “L’Italia del meridione” ancora modificata il 16/aprile / 2020 col nome di San Lucido news.

Il gestore della pagina è sempre la stessa persona che l’ha creata e qui ci fermiamo altrimenti offendiamo l’intelligenza dei nostri lettori di San Lucido.

L’importante è ,cari amici di San Lucido, che fino a quando non si azzerano le positività di questi in isolamento domiciliare, bisogna che stiate a casa e tutte queste cazzate prendetele come un passatempo. Di solito si dice  Cuntianti loro…. cuntianti tutti. Forza San Lucido, siamo sempre con voi.